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Vigilia di Congressi politici

Vigilia di congressi provinciali per tre partiti storici del panorama nazionale. Ex comunisti, ex democristiani ed ex missini eleggono contemporaneamente i loro vertici provinciali.

Per Alleanza Nazionale è la fine del commissariamento, deciso da Gianfranco Fini all’indomani delle elezioni politiche. Una bocciatura della classe dirigente, reduce da tre sconfitte elettorali consecutive. Il commissariamento di AN ha visto, da un lato, una timida ripresa del partito, con la riconquista , per esempio,   del Comune di Ortanova, dall’altro una serie infinita di polemiche, contro la decisione di Fini, contro il commissario Lambresa, contro il coordinatore regionale Poli Bortone. Due al momento i candidati alla presidenza provinciale del partito: la stessa Lucia Lambresa,e l’ex presidente dello IACP Armando Stefanetti, l’una appoggiata da Salvatore Tatarella, l’altro da Roberto Ruocco, quasi a rimarcare la distanza, ormai abissale, tra i due cerignolani. Negli stessi giorni del congresso di AN si svolgerà anche quello della Margherita. Un congresso altrettanto vivace, sintomo della irrequietezza del partito. Qui, però, la storia sembra essere già scritta. Il nuovo corso della margherita provinciale sarà targato Manfredonia, con l’ex sindaco Gaetano Prencipe a guidare il partito, ispirato e protetto dal consigliere regionale Franco Ognissanti, il padrone di quasi tutti i petali della Margherita. 

Nessuna suspance, invece, nel congresso dei Democratici di Sinistra, in programma venerdì e sabato negli spazi del quartiere fieristico. Sabino Colangelo, da candidato unico alla segreteria provinciale, ha la riconferma in tasca. Sarà lui a traghettare il partito che fu comunista nel futuro partito democratico. I numeri parlano chiaro: la mozione Fassino – nei 57 congressi di sezione svolti in tutta la provincia – ha ottenuto l’83% dei consensi, e 140 delegati al congresso provinciale. Una maggioranza bulgara, una promozione sul campo per l’attuale dirigenza di via Lecce.