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PAGAMENTI IN CONTANTE, DA GENNAIO LA SOGLIA PASSA DA 2 MILA A MILLE EURO. STRETTA SU BANCONOTE E ASSEGNI: TUTTE LE MISURE

Il tetto sul contante passa da 2mila a mille euro nel 2022

1° gennaio 2022. È questa la data che tutti i cittadini dovrebbero segnarsi sul calendario. Dal prossimo anno infatti non sarà più possibile pagare più di mille euro in contanti per qualsiasi tipologia di acquisto. Il nuovo tetto ai pagamenti con banconote passa infatti dagli attuali 2000 euro a mille. La stretta è stata decisa un anno fa, nel decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2020 varata dal governo Conte-bis. Nel dettaglio, si tratta della quinta modifica al “tetto del contante” in dieci anni. Ma vediamo cosa cambia in concreto (posto che i pagamenti digitali in Italia continuano a crescere).

Gli italiani pagano ancora in contanti

L’intervento è pensato per ridurre i pagamenti in contanti ancora diffusi in Italia. Si pensi che il nostro Paese è solo al venticinquesimo posto su 27 in Europa per numero di transazioni pro capite con carta. Parliamo di 81 transazioni contro una media annuale di 146 se si guarda ai dati 2020. Questo non significa che non siano stati fatti dei passi avanti. Dall’indagine sulle economie regionali della Banca d’Italia sappiamo che «nella prima parte del 2021, nonostante l’allentamento delle restrizioni, la quota di bonifici disposti online ha continuato a crescere in tutte le macroaree, superando l’80 % nella media nazionale».

Addio cashback

L’abbassamento del tetto del contante rispetto all’anno scorso coincide con l’addio nel 2022 al cashback, il rimborso di Stato voluto dal governo Conte per favorire i pagamenti digitali. Il governo Draghi ha considerato il costo della misura, 1,5 miliardi a semestre, troppo oneroso rispetto ai benefici ovvero all’aumento delle transazioni digitali che pur c’è stato. La legge di Bilancio non ripristina per il 2022 il cashback anche se diversi partiti politici, in primis i 5 stelle, puntano a presentare emendamenti per riconfermarlo (qui le ipotesi).

Lotteria scontrini istantanea

Il Mef, per favorire i pagamenti digitali, intende anche semplificare la lotteria degli scontrini che si è rivelata poco popolare tra i commercianti. Ad oggi fanno sapere dal Ministero «a fronte di 5,9 milioni di codici rilasciati a 4,7 milioni di utenti, gli esercenti che trasmettono i dati della lotteria sono solo il 26,8% del totale (ovvero 369 mila su 1.320.000)». Se la grande distribuzione si è adeguata alla Lotteria per il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, le criticità riguardano i negozi medio piccoli che «in assenza di previsioni sanzionatorie, restano inottemperanti all’obbligo di trasmettere i dati». Per incentivare l’uso della Lotteria il Mef punterà su un nuovo sistema di estrazione e sullo sviluppo di un software dedicato da installare sui registratori di cassa telematici. Un sistema che consentirà di effettuare in tempo reale l’estrazione.

Gli altri incentivi per gli esercenti

Per sostenere i pagamenti digitali sono poi diversi gli strumenti messi in campo dal governo. Si pensi all’aumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti per l’uso dei Pos tra luglio 2021 e il 30 giugno 2022 che passano dal 30 al 100%. Ci sono poi i tax credit sull’acquisto, il noleggio e l’utilizzo di dispositivi Pos base o per i Pos “evoluti” dal 2022. Nel primo caso il credito d’imposta spetta nel limite massimo di 160 euro agli esercenti che, tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022, acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti che consentono forme di pagamento elettronico collegati agli strumenti per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi. Nel secondo caso a chi acquista, noleggia o utilizza strumenti evoluti di pagamento elettronico spetta un credito d’imposta nel limite massimo di spesa per soggetto di 320 euro.

Il boom dei pagamenti digitali

Ma a che punto siamo con i pagamenti digitali in Italia?Negli ultimi 10 anni il numero di Pos in circolazione è cresciuto del 139%, arrivando a 3,6 milioni di apparecchi installati.E il 2021 segna una nuova accelerazione che vede anche i professionisti in prima fila così migliaia di piccole e medie imprese. In termini di carte di credito e debito in mano agli italiani si parla di oltre 75 milioni di carte. Per dare un quadro dell’esistente i pagamenti contactless effettuati in negozio su rete Visa in Italia sono ormai 7 su 10, con un incremento delle transazioni di circa il 30% dallo scoppio della pandemia. Secondo le stime del Politecnico di Milano nel primo semestre del 2021 i pagamenti contactless per acquisti «in store» sono cresciuti del 66% e di pagamenti digitali del +23% per acquisti online. Tanto che diversi studi, ultimo quello di Accenture, parlano di «fine del contante» entro il 2030.

Diana Cavalcoli

corrieredellasera