La crescita di un territorio viene misurata non solo dai cambiamenti in atto, dalla dinamicità e dallo sviluppo dello stesso, ma anche e soprattutto dai feedback positivi o meno che arrivano da chi lo visita. In altri termini, è il turista a decretare con il suo gradimento se un posto sia vivibile, godibile e perché no, anche abitabile. Rodi Garganico sta vivendo da almeno tre anni all’incirca un periodo di straordinario fulgore dovuto essenzialmente alla lungimiranza delle politiche di gestione del porto turistico divenuto un hub strategico per le eccellenze del territorio.
L’attività posta in essere da Marino Masiero,amministratore unico di Meridiana Orientale, srl proprietaria della Darsena “Marina del Sole”, ha reso il cantiere nautico una vera fucina di eventi miranti al rilancio non solo del settore portuale ma anche di tutto il paese attraverso progetti in partnership con aziende del luxury e dell’enogastronomia di pregio.
La felice connivenza poi di un luogo che funge da attrattore per eventi progettati per un’utenza raffinata si coniuga con le capacità di un hub culturale di peso costituito dall’esperienza del Rodi artdistrict.
Il risultato di operazioni di questo tipo non tarda ad arrivare, difatti sono tanti i diportisti che scelgono Rodi come snodo importante delle loro vacanze, non solo per attraccare semplici imbarcazioni e yacht ma anche per trascorrere periodi medio lunghi come dimostra la vivacità del mercato immobiliare.
“Il porto è diventato uno strumento di attrazione e di conoscenza, non è solo una base logistica per chi arriva con le barche ma anche un punto attraverso cui il turista conosce la vera anima di Rodi – spiega Masiero -. Stiamo ricevendo diverse attestazioni di interesse da parte dei nostri diportisti disposti ad acquistare casa in paese. Qualche tempo fa abbiamo conosciuto una coppia che sta ristrutturando un immobile acquistato allo scopo di stabilirsi nel borgo”.
Quanto al tipo di utenza che decide di investire nel paese garganico, per il vice presidente di Assonautica Veneto pare proprio che Rodi sembra attirare maggiormente il ceto abbiente. “Spesso e volentieri del paese si innamorano diportisti importanti, com’è il caso di un industriale del centro Italia che si è lasciato conquistare dalla bellezza di Rodi e che ha già acquistato una casa per le vacanze ed ora ne sta cercando una con affaccio sul mare.
La comunità si sta rendendo conto che il porto è uno strumento importante per far girare l’economia. La gente di Rodi ha oggi una nuova idea sul nostro hub, se nel 2018 esso veniva visto come un problema, oggi il porto è recepito come un approdo, un luogo in cui si fa cultura e si offre ospitalità. La gestione ha ricevuto ringraziamenti da parte degli albergatori del posto, ciò mi induce a credere che abbiamo concorso a creare le condizioni per il rilancio turistico del paese”.
Ma lo sviluppo non decolla se non ci sono tutta una serie di servizi e se manchino delle consorterie tra imprese dei diversi comparti del turismo, un ambito tanto vasto da necessitare di
molteplici apporti, primo fra tutti quello della mobilità viaria ed aerea.
“Il processo di crescita è evidente. Ma non si può pensare che il paese possa decollare soltanto basandosi sull’attrattività del nostro porto. C’è bisogno di una risposta istituzionale e privata maggiormente strutturata ed ottimizzata. Abbiamo bisogno di un collegamento giornaliero con Milano e Venezia, (considerato il terzo polo italiano) e di uno settimanale con città come Parigi, Londra e le aree metropolitane del centro Europa, penso a Berlino, Amsterdam e Bonn – spiega ancora Masiero -, C’è poi il discorso relativo alla mancanza di un consorzio di albergatori che facciano promozione di impresa. Ce ne vorrebbe uno per l’area nord e sud del Gargano, anche se l’ideale sarebbe farne uno solo.
Dobbiamo lavorare sulla questione croceristica e sugli scali offshore. A Rodi transitano in media 4-5 navi al giorno, con le escursioni dei croceristi nel paese si garantirebbe un giro d’affari importante per le diverse attività”. Ma non è tutto, per l’amministratore del Marina di Rodi bisognerebbe implementare anche la smart mobility su idrovolanti,Masiero plaude all’iniziativa di Ugo Patroni Griffi,presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, purché non sia una “vox clamantis in deserto”.
“Il progetto è encomiabile, ma è fondamentale che essa non resti lettera morta. Tra qualche giorno sarò a Gallipoli con l’Aviazione marittima italiana per discutere di un’operazione che sto mettendo in piedi per dar vita a collegamenti con idrovolanti dagli hub ai centri costieri minori. Saranno interessati i paesi di Cagnano Varano, di Lesina e naturalmente di Rodi. L’idea è quella di puntare su idrovolanti da 12 a 19 posti.
Progettare il futuro è possibile”, conclude. Insomma il decollo del paese è sotto gli occhi di tutti ma sono ancora molti i passi da compiere per rendere il centro balneare una meta privilegiata. Intanto il mercato immobiliare sembra non conoscere freni, come conferma Dino Altomare,responsabile dell’omonima agenzia.
“La richiesta è tanta ed è variegata in base al tipo di utente. Il diportista solitamente cerca in un immobile un punto di approdo diverso dalla propria barca, ma non mancano quelli che mirano ad immobili più importanti come ville o edifici centrali. Anche per il turista semplice registriamo richieste. Il trend è in aumento da un anno circa”.
Non la pensa diversamente il Sindaco Carmine D’Anelli.“Quando si lavora con forza e rispettando la legge i risultati non tardano mai ad arrivare. Il paese sta vivendo un periodo fortunato.
Abbiamo un porto che dà lavoro a 100 persone e che ha superato la sua fase di stallo coincidente con gli anni a cavallo tra il 2012 ed il 2017, prova ne è il fermento del mercato immobiliare che ha ripreso quota. Quando fu aperto il porto turistico tanti cittadini e turisti decisero di mettere in vendita le proprietà oggi quegli stessi proprietari hanno puntato a ristrutturare gli immobili – prosegue parlando poi dello stato di salute dell’ente comunale -. Siamo riusciti ad uscire fuori dal dissesto e ora ci stiamo concentrando sul potenziamento dell’organico. Abbiamo delle lottizzazioni approvate”.
Claudia Ferrante
l’attacco