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MANFREDONIA/ ESCREMENTI CANINE: UN PROBLEMA PER L’AMBIENTE E PER LA SALUTR.

Riceviamo e pubblichiamo.

Torrione Santa Maria nel cuore della città storica di Re Manfredi. Chiediamo la immediata rimozione delle feci e disinfestazione e igienizzazione compreso la pulizia dei rifiuti abbandonati da parte dell’ASE. Avere un cane comporta che il padrone debba, nel momento in cui accompagna il suo piccolo amico a quattro zampe a fare i suoi bisogni all’aperto, occuparsi dei suoi escrementi. Si tratta di un problema che riguarda ed affligge molte grandi città e che ha una incidenza negativa sull’ambiente e sulla salute di tutti, cani e persone.

La maggior parte delle persone ignora questo aspetto. Sarebbe invece opportuno che si prendesse coscienza di quanto possa essere pericoloso un nostro atteggiamento negligente. Vediamo di cosa si tratta, quali sono i possibili rischi per la salute dell’uomo e quali soluzioni attuare per limitare al minimo tale pericolo, per una convivenza serena e senza rischi.

Pensa che un cane di taglia media produce al mese circa 18 chilogrammi di escrementi. Raccogliere le feci del proprio cane, oltre ad essere una questione di civiltà (in mancanza della quale è prevista una sanzione amministrativa) è necessario perché può avere delle conseguenze sulla nostra salute, nonché su quella di altri animali.

Infatti essiccandosi e con il passare del tempo, le feci si disintegrano e diventano polvere, che noi ed i nostri figli respiriamo passeggiando per strada. E’ un po’ come lo smog… è importante pertanto che, chi ha un cane o si appresta ad acquistarlo, si adoperi al fine di ridurre l’impatto ambientale delle feci del nostro piccolo amico. Le feci infatti possono inoltre contaminare strade (sulle quali passeggiano altri cani che poi entrano in casa), falde acquifere, giardini oppure orti, dove crescono frutta e verdura.

Insomma un vero problema di sanità pubblica che può comportare numerose patologie. I più esposti sono i bambini, sia perché hanno meno difese immunitarie sia perché molto spesso giocano a terra o mettono oggetti contaminati in bocca.

Comandante Nazionale degli Ispettori Ambientali Territoriali CIVILIS

Giuseppe Marasco