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VIA LIBERA DEL CSM: IL “VIESTANO” ALFONSO PAPPALARDO PRESIDENTE DEL TRIBUNALE DI BARI

Alfonso Pappalardo è il nuovo pre­sidente del tribunale di Bari. Più che “cittadino onorario”, a Vieste iniziò giovanissimo la sua carriera, mai lasciando amici e conoscenti. Fu anche presidente onorario della squadra di calcio “Gioventù Vieste”. Do­po che la quinta commissione del Csm, il Consiglio superiore della magistratura, poco più di un me­se fa aveva proposto la sua nomina con cinque voti a favore e la sola astensione del laico Alessio Lanzi, ieri il plenum lo ha deliberato all’unanimità. Pappalardo, 64 an­ni, di Acquaviva delle Fonti, è pre­sidente del tribunale di Brindisi dal 2015 e ricoprirà a Bari l’incari­co lasciato vacante da circa un an­no da Domenico De Facendis e at­tualmente assegnato, nelle more della nuova nomina, alla facente funzione Maria Luisa Traversa.

L’insediamento potrebbe avve­nire entro la fine di gennaio. Si completa così il quadro degli incarichi direttivi e semidirettivi degli uffici giudiziari di Bari, ai cui verti­ci sono già stati recentemente no­minati il procuratore Roberto Ros­si e la presidente dell’ufficio gip-gup Anna De Simone. Per il po­sto di presidente del tribunale, con Pappalardo avevano presen­tato domanda l’attuale presiden­te del tribunale per i minorenni di Bari, Riccardo Greco; il presiden­te della prima sezione civile, Save­rio De Simone; il consigliere della Corte di cassazione Luigi Agostinacchio; la presidente del Tribu­nale di sorveglianza di Taranto, Lidia De Iure. Pappalardo, nomina­to all’unanimità e ora in attesa del decreto del ministro della Giusti­zia per l’insediamento ufficiale, è esponente di Unicost e ha fatto parte della giunta nazionale dell’Associazione nazionale magi­strati all’epoca in cui era presiden­te Edmondo Bruti Liberati. Poi è stato eletto nella giunta distret­tuale dell’Anm di Bari e sempre nel distretto barese ha ricoperto prima di andare a Brindisi altri ruoli negli uffici giudicanti, fra i quali presidente di sezione del tri­bunale civile di Trani.

Soltanto alcuni giorni fa si è chiusa anche la partita per la Pro­cura di Taranto, che sarà guidata per la prima volta da una donna: la magistrata della Direzione na­zionale antimafia, ex pm della Dda di Bari, Eugenia Pontassuglia. Prima ancora il Csm si era oc­cupato di un altro ufficio giudizia­rio pugliese, anche in quel caso del distretto di Corte d’appello di Bari, quello della presidenza del Tribunale di Foggia, rimasta va­cante ad 2020 dopo la prematura scomparsa di Corrado Di Corra­do. Il plenum per quel posto ha no­minato nella primavera scorsa Se­bastiano Luigi Gentile, che veniva dall’incarico di presidente della sezione Lavoro della Corte d’ap­pello di Bari. Con l’ultima nomi­na, quella di Pappalardo al vertice degli uffici giudicanti di Bari, tra i più grossi e importanti tribunali d’Italia, si completa quindi non soltanto il quadro barese, ma il mosaico dell’intero distretto e an­zi della regione, con tutti gli inca­richi direttivi ormai assegnati.