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NO VAX/ MULTA AGLI OVER 50: LA CARTELLA DELL’ AGENZIA DELLE ENTRATE ARRIVA A CASA. COSA SAPERE

LA MULTA AI NO VAX ARRIVA A CASA

Dal primo febbraio 2022 scatta la sanzione da 100 euro per gli over 50 che hanno scelto di non vaccinarsi o che non sono in regola con le dosi di vaccino. Ad esempio, chi deve completare il ciclo di vaccinazione primaria con la dose booster entro la scadenza di sei mesi dal richiamo. Ma come funzionano le sanzioni? Per legge si prevede che la multa arrivi direttamente a casa delle persone con una cartella dell’Agenzia delle Entrate. Le persone a rischio sanzione ad oggi sono circa 1,5 milioni. Ma vediamo come verrà applicata la legge in dettaglio.

CHI VIENE MULTATO

Il riferimento normativo è il decreto del 7 gennaio in cui è stata introdotta la sanzione una tantum. Sanzione che verrà irrogata ai «soggetti che alla data del 1° febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario; soggetti che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti con circolare del ministero della Salute; soggetti che a decorrere dal 1° febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi». Si ricorda che l’obbligo vaccinale per gli over 50 scade il 15 giugno 2022 e dovrà essere rispettato quindi da chi compie 50 anni fino al 15 giugno.

CHI È ESENTE

Ci sono però delle eccezioni. L’obbligo vaccinale per gli over 50 non sussiste «in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore, nel rispetto delle circolari del ministero della Salute in materia di esenzione dalle vaccinazioni anti Sars-Cov-2; in tali casi la vaccinazione può essere omessa o differita».

I CONTROLLI INCROCIATI

L’Agenzia delle Entrate si occuperà di irrogare la sanzione in base agli elenchi predisposti dal ministero della Salute, ottenuti incrociando i dati dei residenti e quello dell’anagrafe vaccinale. Più nel dettaglio, i nominativi vengono rilevati dal Sistema Tessera Sanitaria, gestito dalla società informatica del ministero del Tesoro, Sogei, incrociati con la banca dati dell’anagrafe vaccinale, che raccoglie i dati regionali. Una volta identificate le persone over 50 non immunizzate, verranno inviate al domicilio le multe.

MULTA, LA VERIFICA DELLA ASL

Dopo la ricezione della multa da 100 euro, si hanno 10 giorni per presentare un certificato medico di esenzione, che dovrà però essere valutato dalla Asl. Se l’azienda sanitaria conferma la sanzione, l’Agenzia delle Entrate dovrà comunicare l’addebito alla persona multata entro 180 giorni. Chi viene multato ha in ogni caso 60 giorni di tempo per pagare oppure 30 giorni per presentare un ricorso al Giudice di pace. In caso di una sentenza non favorevole c’è però il rischio di essere condannati anche al pagamento delle spese di giudizio.

CHE FINE FANNO I SOLDI DELLE MULTE?

Le entrate ricavate dalle multe ai no vax over 50 saranno periodicamente versate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione ad un apposito capitolo del Bilancio dello Stato per essere riassegnate al Fondo emergenze nazionali.

corrieredellasera