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TURISMO – REGIONE PUGLIA, IL PDL PRESENTA UN DISEGNO DI LEGGE PER L’”ALBERGO NAUTICO DIFFUSO”

Dalla Sardegna arriva in Puglia: è l’idea di realizzare l’”albergo nautico diffuso”. Nell’isola la legge è stata approvata a settembre del 2021 ed ora una proposta in tal senso arriva dal gruppo consiliare pugliese del PdL. L’idea, formalizzata in un disegno di legge a firma dei consiglieri Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Joseph Splendido, è di sviluppare l’albergo nautico diffuso, ovvero “unità da diporto idonee per il pernottamento, arredate e dotate di cucina e servizi igienici di bordo con acqua calda comprensivi di doccia”. Qui “devono essere offerti almeno i servizi di accoglienza, registrazione e comunicazione telematica delle presenze a bordo e recapito del cliente e assistenza 24 ore su 24, deve essere effettuata la pulizia delle unità da diporto ed il cambio di biancheria ad ogni cambio di cliente, oltre ai consueti servizi accessori forniti da una struttura ricettiva. L’attività deve essere gestita in forma imprenditoriale e le unità da diporto possono essere concesse in uso ai clienti con contratti di locazione. L’imbarco e lo sbarco dei clienti devono avvenire nell’approdo dove è ubicata l’unità produttiva che offre i servizi comuni e non possono essere locate frazioni di unità da diporto ovvero singoli posti letto”.
In pratica nei porti si dovrebbero avere una sorta di “alberghi galleggianti” e la Giunta regionale dovrà “emanare le direttive di attuazione disciplinanti la procedura e criteri di classificazione, i requisiti propri dei diversi livelli di classificazione e i requisiti necessari dell’albergo nautico diffuso”.

Il disegno di legge prevede modifiche alle Leggi regionali n.11 del 1999, n.13 del 2018 e n.17 del 2011 per “un pieno riconoscimento all’albergo nautico diffuso tra le strutture ricettive extra alberghiere composte da un’unità produttiva ubicata nel territorio regionale che offre servizi comuni e imbarcazioni da diporto attrezzate per la sistemazione ed il pernottamento a bordo”.

L’effetto sul sistema turistico regionale sarebbe un ulteriore incremento dei posti letto in una fase in cui invece tutti parlano di elevare la qualità della ricettività esistente per attirare una clientela di fascia medio-alta, in particolare di stranieri.

Siamo sicuri che in questo momento questa idea  faccia bene al turismo pugliese?