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BONUS TURISMO – FONDO PERDUTO E CREDITO D’IMPOSTA PER ALBERGHI E TERME: DA DOMANI LE RICHIESTE

Bonus alberghi, parte il conto alla rovescia per richiedere gli incentivi previsti dal governo. È stato pubblicato sul sito di Invitalia il fac simile da scaricare per presentare la domanda, la guida alla sua compilazione e la modulistica degli allegati. Alle 12 di lunedì 28 febbraio sempre sul sito di Invitalia sarà possibile accedere alla piattaforma per compilare il format online, caricare gli allegati ed effettuare l’invio della domanda. Le domande potranno essere presentate fino al 30 marzo 2022. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Al termine della verifica verrà pubblicata la graduatoria delle domande ammesse.

I DUE TIPI DI INCENTIVI: CREDITO D’IMPOSTA E FONDO PERDUTO

Il bonus alberghi (o bonus turismo) comprende due misure: credito d’imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari); contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40 mila euro (questo limite può essere aumentato a 100 mila euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, Mezzogiorno).

LE FINALITÀ DEGLI INCENTIVI

L’incentivo sostiene soprattutto il miglioramento dell’efficienza energetica, al quale è destinato il 50% delle risorse. Una quota del 40% è inoltre riservata alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Altri interventi ammessi sono: riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione, acquisto di mobili.

LE RISORSE A DISPOSIZIONE (600 MILIONI) E LA DURATA (4 ANNI)

Le risorse ammontano a 500 milioni previsti dal Pnrr, più 100 milioni stornati da un’altra misura, che valgono quattro anni, ma non dureranno così a lungo. «È bene fare domanda il primo giorno, anche se c’è un mese di tempo — dichiara Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi — perché il bonus dell’80% e il contributo a fondo perduto sono concessi secondo l’ordine cronologico delle domande e riteniamo che i fondi andranno esauriti presto. La graduatoria uscirà ragionevolmente e maggio e i pagamenti avverranno nel corso dei due anni e mezzo successivi».

BONUS ALBERGHI, L’OBIETTIVO RIQUALIFICAZIONE: I DESTINATARI

Il bonus alberghi (definito «Incentivi finanziari per le imprese turistiche» o Ifit) è promosso dal ministero del Turismo e gestito da Invitalia per favorire gli interventi di riqualificazione delle strutture del comparto turistico. La prima misura è il credito d’imposta dell’80% per gli alberghi, gli agriturismi, i campeggi, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, quelli termali, i porti turistici e i parchi tematici. Per questi ultimi, sono stati inclusi anche i parchi acquatici e faunistici. Con un’altra modifica, la platea dei beneficiari è stata allargata anche ai proprietari degli immobili in cui si svolgono tali attività.

COME UTILIZZARE IL CREDITO D’IMPOSTA

Come può essere utilizzato il credito d’imposta? «Le imprese che riescono a lavorare — spiega Alessandro Nucara, dg di Federalberghi — possono utilizzarlo sull’F24 per pagare imposte come l’Iva, i contributi e le imposte locali. Le imprese che sono a zero sull’F24 perché non stanno lavorando possono cedere il credito d’imposta, in tutto o in parte, ad altri soggetti, comprese Poste Italiane, le banche e altri intermediari finanziari. Come ulteriore possibilità, il credito d’imposta si può cedere a chiunque abbia un cassetto fiscale: per esempio anche alle aziende energetiche per pagare le bollette. Ultima possibilità, si può portare in detrazione alla dichiarazione del redditi dell’anno prossimo». Oltre alla detrazione, ai soggetti beneficiari potrà essere riconosciuto anche un contributo a fondo perduto che può raggiungere quota 100 mila euro.

I CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: A CHI SI RIVOLGE, LE LIMITAZIONI

Le imprese del settore del turismo possono godere anche di un contributo a fondo perduto, non superiore al 50 per cento delle spese sostenute per gli interventi realizzati dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024. Il contributo non può essere superiore a 40 mila euro, limite può essere aumentato fino a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno. Più nel dettaglio, può essere aumentato di 30 mila euro se l’intervento prevede una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica o energetica delle strutture di almeno il 15 per cento dell’importo totale dell’intervento e di altri 20 mila euro per le imprese o le società femminili o giovanili. Per giovani si intendono le persone con età compresa tra i 18 anni e 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda. Inoltre, altri 10 mila euro possono essere richiesti dalle imprese con sede operativa nei territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia

CONTRIBUTI PER LE SPESE FINO A NOVEMBRE 2021

Ma oltre ai 600 milioni previsti dal bonus alberghi, arriveranno altre risorse per il settore, che è uno dei più colpiti dalla pandemia. «Nei prossimi giorni — conclude Nucara, direttore generale di Federalberghi, che ha realizzato un webinar in collaborazione con il ministero del Turismo con domande e risposte e chiarimenti su beneficiari, procedure, spese ammissibili — arriveranno altri 380 milioni previsti dal decreto Agosto e relativi alle spese sostenute nel 2020 e fino al 7 novembre 2021, relative alla riqualificazione delle strutture. Il bando è stato già approvato in conferenza Stato-Regioni e ci sarà un altro click day, che ci auguriamo vivamente si faccia presto, entro il temporary framework che scade il 30 giugno».

corrieredellasera