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ISTMO GIN È IL DISTILLATO GARGANICO CON LA SALICORNIA

Istimo Gin, un prodotto che vuole  far parlare di sé e che punta ad una diffusione in tutta Italia.

La salicornia è una botanica che ,a quanto pare, fa per la prima volta la sua comparsa tra gli ingredienti di un gin grazie all’intuizione di Angelo Mosca e Michele Abruzzese. Rispettivamente imprenditore e chef di Cagnano Varano, sul Gargano.

Proprio qui dove sorge il lago di Varano, specchio d’acqua del Sud Italia, la salicornia cresce indisturbata diventando l’ingrediente di punta di Istmo Gin, il distillato garganico dalle note gastronomiche. Sì, perché oltre alla salicornia, Istmo Gin è caratterizzato da ingredienti come il pomodoro secco, la foglia di fico, i semi di sedano.

Non mancano poi le botaniche più classiche come il ginepro, il coriandolo, la radice di liquirizia. Spazio anche per gli agrumi garganici con la scorza di arancia e le foglie di limone. “Tutte le botaniche vengono raccolte sul Gargano spiega Angeloe la particolarità di Istmo Gin è l’uso della salicornia che è tipica di un ambiente lagunare come il nostro. Dalle nostre ricerche non risulta, al momento, impiegata come ingrediente di nessun altro distillato”.

ISTMO GIN, UN OMAGGIO AL TERRITORIO

Sorseggiare il gin garganico significa fare un viaggio sensoriale alla scoperta del territorio. Tutto, infatti, nel progetto è legato a doppio filo al Gargano, a partire dal nome. “Volevamo – racconta Angelo – un nome che potesse fare la differenza nel mondo dei distillati. Qualcosa di immediato ma che fosse anche legato al territorio. Quale nome migliore di Istmo per richiamare l’elemento naturale tra Foce Varano e Capojale”.

Forse non tutti sanno che l’istmo è un fenomeno geografico particolare costituito da una lingua di terra che separa il lago dal mare. Sul Gargano ne sono presenti addirittura due: l’istmo di Lesina e l’istmo di Varano.

Una peculiarità affascinante che rende ancora più speciale lo scenario naturalistico dove Angelo e Michele raccolgono le botaniche con cui realizzano Istmo Gin. “Anche i colori – continua Angelo – sono un omaggio al nostro Gargano. C’è il verde dei nostri boschi, il dorato della nostra sabbia, l’azzurro del nostro lago e del nostro mare e il colore dei nostri meravigliosi tramonti”.

ISTMO GIN: I COLORI DEL GARGANO ANCHE SULLA BOTTIGLIA

Anche i tramonti contribuiscono a stregare i turisti che visitano questo posto: sul Gargano Nord infatti è possibile vedere il sole sorgere ma anche tramontare. “Quando abbiamo pensato a Istmo, ci siamo immaginati in una calda giornata estiva, in spiaggia, osservando uno dei nostri meravigliosi tramonti con un buon gin a tenerci compagnia”.

Colori significativi quindi che saltano all’occhio appena si osserva la bottiglia di Istmo Gin, su cui campeggiano lunghe striature di colore, realizzate con un’andatura che ricorda il movimento delle onde e che asseconda la curvatura della bottiglia cilindrica.

Un’immagine quindi che rivela subito qualcosa sul prodotto: Istmo Gin ha un gusto tondo e fresco per la sua combinazione di ingredienti che lascia in bocca questa bella sensazione unita al piacere di sorseggiare un buon distillato. Una condizione che amanti del beverage apprezzano particolarmente.

LA NUOVA FRONTIERA DEL GIN PAIRING

All’estero è già una moda consolidata, mentre in Italia inizia a farsi largo tra gli amanti del genere: così come accade per il vino. Anche per il gin esiste l’accostamento perfetto con il cibo. E non stiamo parlando dei classici snack da aperitivo ma bensì di piatti di portata che vengono esaltati se si sorseggia un distillato con la giusta gradazione alcolica. È la nuova tendenza del gin pairing che vede Istmo Gin all’altezza della situazione grazie alla sapiente scelta degli ingredienti.

Certo, l’esperienza dello chef Michele unita alla conoscenza approfondita del mondo dei distillati di Angelo ha fatto la differenza, partorendo un gin versatile che può essere utilizzato tra i fornelli così come abbinato a tavola. “Istmo Gin – suggerisce Angelo –  si può annoverare tra i gastro-gin come si dice in gergo perché tra i suoi ingredienti spiccano il pomodoro secco e la salicornia. Se invece vogliamo realizzare un vero e proprio abbinamento, lo suggerisco in versione gin tonic sui crudi di mare oppure sui carpacci. Ma anche sui primi e i secondi di mare il nostro gin si rivela adeguato”.

Insomma, via libera alle sperimentazioni, ricordando che anche per il gin tonic l’abbinamento con le pietanze deve avvenire per similitudine oppure per contrasto con gli ingredienti del cocktail rispetto a quelli dei cibi serviti. Proprio per questo Istmo Gin sarà protagonista anche di iniziative legate al food.

ALLA CONQUISTA DEI GIN LOVERS

Un distillato come Istmo Gin ha tutte le carte in regola per conquistare una fetta di pubblico importante. Da qui sogni e progetti per distaccarsi dall’ambito local e circoscritto del Gargano per approdare anche dietro al resto dei banconi italiani.

Il primo passo per promuovere un prodotto nuovo è quello di creare delle partnership: “Abbiamo degli accordi – svela Angelo – con alcuni ristoranti con cui vogliamo realizzare delle degustazioni a tema. Eventi dedicati e serate che porteranno la gente a vivere un intrattenimento di qualità sorseggiando il nostro gin. Sicuramente l’arrivo della bella stagione favorirà situazioni di questo tipo”.

Certo, degustare Istmo Gin spaziando con lo sguardo sullo scenario inimitabile del lago di Varano, tra le bianche costruzioni del Gargano che si incendiano al calare del sole, nella cornice naturale di impareggiabile bellezza dello sperone d’Italia ha il suo perché.

Tuttavia, come si dice, bisogna sognare in grande per questo Angelo e Michele sperano di vedere Istmo Gin anche nel resto dei bar d’Italia. “Ci auguriamo che il nostro gin possa diffondersi presto in tutta Italia e, perché no, partecipare anche a qualche evento a tema di livello nazionale e internazionale”.

In attesa di vedere realizzati i loro sogni, il duo garganico scommette sulla conquista del pubblico.  Soprattutto quello dei gin lovers, gli appassionati di gin che non possono lasciarsi sfuggire una chicca del genere: “Istmo può conquistare il palato di chi ama bere bene, di chi ricerca la qualità ma soprattutto ama sperimentare qualcosa di insolito nel panorama dei distillati. Istmo con le sue botaniche alternative e quel lieve tocco sapido rappresenta sicuramente una novità”.

dalila campanile

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