«C’è una flessione delle prenotazioni per Pasqua determinata dalla guerra che stimiamo attorno al 30%». Così il presidente del consiglio direttivo del consorzio di operatori turistici ‘Gargano Ok’, Bruno Zangardi.
Il consorzio è nato nel 2009 con l’obiettivo di promuovere il turismo nella zona del Gargano. Oggi ‘Gargano Ok’ conta 30 adesioni, fra aziende che operano nel settore turistico, rispetto alle iniziali 5, e riunisce le strutture di 16 località secondo la logica del gioco di squadra: Vieste, Isole Tremiti, Peschici, Monte Sant’Angelo, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, Vico del Gargano, Manfredonia, San Nicandro Garganico, Apricena, Foggia, San Marco in Lamis, Ischitella, Poggio Imperiale, Bovino e poi Termoli (in Molise).
«Pensavamo di riuscire a tornare ai livelli pre pandemia Covid-19 e in effetti a gennaio e febbraio abbiamo avuto più prenotazioni rispetto allo stesso periodo del 2021, ma la guerra ha determinato una frenata a causa delle ripercussioni sui prezzi», spiega. «In primis l’aumento di benzina e gasolio, poi quello dell’energia elettrica e le famiglie, di conseguenza, sono costrette a fare i conti con budget per le vacanze pasquali più contenuti»