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Atlante degli infortuni sul lavoro in Puglia di più quelli mortali

Regione-Inail prima statistica del centrosud: Taranto la più a rischio. Vendola: «la politica tace»

 

. Tra le categorie meno tutelate, lavoratori precari o migranti, in
Puglia e in tutta Italia gli incidenti sul lavoro mostrano una
pericolosa propensione alla crescita. Invece, nel caso di lavoratori o
lavoratrici stabilizzati, gli incidenti diminuiscono.
Finalmente una fotografia puntuale della piaga dell’infortunistica sui
luoghi d’occupazione.

La Puglia fa da apripista e si dota del primo Atlante regionale curato
dall’assessorato regionale alle Politiche della Salute e dall’Inail. «In
Puglia — ha detto il presidente della regione, Nichi Vendola — sono
prevalentemente nel circuito delle attività dell’edilizia, un retaggio
di pezzi di medioevo che ancora persistono in alcune aree agricole dove
c’è, ad esempio, la figura del caporale, e sono anche legati alla grande
fabbrica come l’Ilva». Secondo i dati forniti dall’Inail, a livello
provinciale, la provincia di Taranto conferma gli indici infortunistici
più elevati che sono passati da un tasso del 63,4 nel 2000 al 46,75 nel
2005. La provincia di Bari si conferma quella a più basso rischio
infortunistico in Puglia con tassi che si avvicinano sempre di più a
quelli della media nazionale (dal 43,09 del 2000 a 32,96 del 2005).
Secondo Mario Longo, della direzione regionale dell’Inail, «rispetto ad
un ulteriore decremento nazionale degli infortuni denunciati di circa
l’1,7% per il 2006 e del 1,3% del 2007, in Puglia si registra una
flessione di circa il 3,5% per il 2006 e dello 0,7% nel 2007».
Il trend infortunistico, sia a livello nazionale sia regionale, è in
diminuzione. Cresce invece il tasso degli infortuni gravi e mortali. In
Italia si è passati da un tasso del 3,5 del 2000 al 5,2 del 2005, mentre
in Puglia il tasso del 4,3 del 2000 ha subito lievi incrementi sino a
raggiungere il 5,1 nel 2005. In Puglia sono stati indennizzati 84
infortuni mortali avvenuti nel 2005, 85 nel 2006, e 76 nel 2007».
«La Regione — ha spiegato da parte sua l’assessore alle Politiche della
Salute, Alberto Tedesco — ha aumentato del 100% l’esercito dei
controllori, stiamo formando i tecnici, i professionisti della sicurezza
sul lavoro». E tuttavia è necessario, secondo Vendola, non abbassare mai
la guardia. «Ciclicamente – ammonisce il governatore – torna il silenzio
della politica sulla morte nel lavoro».