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MAXI-INCENDIO BAIA ZAGARE/FIAMME DOMATE CON I CANADAIR. TROVATI DUE INNESCHI, FORSE ROGO DOLOSO

 Il Gargano in fiamme, a fuoco 20 ettari di macchia mediterranea. Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco De Pinto dopo quasi 24 ore di lavoro: «Il vento e le temperature ci hanno aiutato». Venti ettari di macchia mediterranea colpiti.

«Il vento e le temperature ci hanno aiutato: l’incendio è rimasto sotto controllo per tutta la notte è da questa mattina è stato estinto grazie all’intervento dei canadair e degli uomini a terra». Lo afferma il comandate provinciale dei Vigili del fuoco di Foggia, Domenico de Pinto, che ha coordinato le operazioni di spegnimento del rogo divampato ieri pomeriggio in località «Baia delle Zagare» sul Gargano.

Resta da accertare la natura del rogo. Nella notte era stato anche predisposto un piano di evacuazione di una ottantina di turisti presenti nelle strutture ricettive. Il comune di Mattinata (Foggia) aveva messo a disposizione degli autobus per i vacanzieri mentre via mare era stato allertato un barcone proveniente da Vieste. «Abbiamo posto le nostre squadre a protezione delle strutture turistiche», sottolinea De Pinto, e «fortunatamente tutto è andato per il meglio».

Intanto si pensa alla prevenzione degli incendi estivi. Secondo il comandante occorre innanzitutto «la pulizia del sottobosco e soprattutto dei cigli delle strade statali, provinciali e comunali che spesso sono fonte di innesco. La prevenzione si migliora anche con le misure di protezione: abbiamo bisogno di fonti di approvvigionamento idrico che permettono di rifornire i mezzi di soccorso».

Il comandante aggiunge che «come ogni anno abbiamo stipulato una convenzione con la Regione Puglia per fronteggiare i roghi e che prevede squadre aggiuntive dal 15 giugno al 15 settembre e una squadra in più nei mesi di luglio ed agosto. Ma l’incendio di questa notte ha anticipato i tempi». L’incendio ha costretto la chiusura temporanea della strada provinciale 53.

TUTTO FA PENSARE A UN ROGO DOLOSO

«Condanniamo con fermezza questi atti: non abbiamo ancora l’ufficialità ma tutto quanto lascia pensare che il rogo possa essere di natura dolosa». Lo ha dichiarato il sindaco di Mattinata Michele Bisceglia che da ieri sta coordinando le operazioni di spegnimento del rogo che ha interessato il tratto di macchia mediterranea che da località Scapone arriva fino a località Baia delle Zagare.

Ora le fiamme sono state quasi completamente domate ma secondo una prima ricostruzione della vicenda «pare che gli inneschi siano stati due – dice Bisceglia – uno verso il basso dal lato mare e uno al di sopra». Il comune di Mattinata ha anche coordinato il piano di evacuazione: «Con i Vigili del fuoco – spiega il sindaco – avevamo creato due corridoi: una via di fuga via terra e una via mare. La struttura ricettiva aveva già individuato degli alloggi su Vieste da destinare eventualmente ai turisti evacuati». Intanto resta ancora chiuso un tratto della strada provinciale 53.

PAGLIARO, DECINE DI MEZZI PROTEZIONE CIVILE FERMI

«Mezzi acquistati con denaro pubblico e destinati ad attività di protezione civile, mai utilizzati o fermi da anni. La mia denuncia, partita tre settimane fa da un deposito della Provincia di Lecce dove sono parcheggiati due fuoristrada in abbandono, ha dato la stura ad un vero e proprio vaso di Pandora. Dal Gargano al Salento mi giungono segnalazioni di auto e mezzi speciali di protezione civile in stallo. Mezzi che in molti casi erano stati assegnati alle Province ma che, a seguito della legge Delrio che ha spogliato questi enti della competenza in materia di protezione civile, non sono mai entrati in funzione».

Lo denuncia Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia domani in Consiglio regionale. «Un’assurdità – aggiunge – se si considera la penuria di automezzi con cui i vigili del fuoco sono costretti a fronteggiare l’emergenza incendi già ormai nel vivo, con le temperature bollenti di questi giorni. Dopo aver segnalato il caso al presidente Michele Emiliano e al presidente del Comitato regionale permanente di Protezione Civile, Maurizio Bruno, ricevendo da quest’ultimo assicurazioni su un intervento della Regione, ho presentato un’interrogazione urgente in cui chiedo una ricognizione a tappeto su tutti i mezzi di protezione civile assegnati sull’intero territorio regionale, in modo da verificarne l’effettivo e appropriato impiego per finalità di servizio alla collettività e di pubblica utilità».

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