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VIESTE PENISOLA DEI FAMOSI

VIESTE & VIP è da molti anni un binomio imprescindibile.

Al netto dell’Oscar per le patate al forno di CHICCHELLA da Cerignola, che con suo marito CICCILLO è praticamente stanziale nella sua tenu­ta tra lo stabilimento balneare Pelikano e quello dell’Hotel Pizzomunno.

Vieste, con le sue lunghissime spiagge rappresentano il buen retiro di tantissi­me celebrity, italiane, a cominciare da TITTINA E SABELLINA cittadini onorari di Carate Brianza che calano sulle nostre spiagge dal 10 luglio.

Loro soggiornano in un lussuoso b&b in una traversa di piazzetta Petrone, nel cuore del centro storico. I VIESTANI VIP come da tradizione si tuffano nel mare “di casa”: dalle coriste, LENUCCIA E PUPETT della chiesa Madre di  Sant’Ilario d’Enza, vicino Parma, che prendono la tin­tarella sulla spiaggia dopo PuntaLunga, a Ernestina Matrone, fede­lissima del suo spacco di Rusinell e delle nuotate fino al Faro.

Una certezza dell’isolotto della Gattarella rimane UCCIO BASCO, leader dei birrai di Castiglione di Garfagnana, vicino Lucca, oramai fedelissimo di Vieste, autore di cene luculliane a cui sono invitati tantissimi colleghi birraioli che raggiungono la nostra cittadino d’estate (fra questi mister  Heineken, omone riconoscibilissimo dal suo metro e ottanta di circonferenza panciale, senza maglietta, e con pantaloncino rigorosamente sotto ombelico ).

Stessa spiaggia e stesso mare per mi­ster Biagio, alias DIASILL e famiglia.

Sopra la Torre è il luogo dell’infanzia di TATONN (centravanti juventino mancato) e TATTIST (presidente della Camera del­la Moda di prossima apertura, in via S. Eufemia a Vieste).

Estate nel lido di famiglia, invece, con MADDALENA LAGRANDE, con­sorte di CARLLUCC che con figli e l’amico di sempre Ninucc, (salsiccia al vino rosso la sua specialità), con la moglie Filomena Colagrande, (si offende se la si chiama FLMUICC, nome sfruttato fino ai 14 anni).

L’isolotto della Chianca è adorata da ANTONIETTA PILA GROSSA (ignoriamo il suo cognome) che con l’amico FRDNAND CROCETT, il più premiato pizzaiolo d’Italia, non manca di far visita e mangiare, indovinate cosa? la pizza di Giorgio Pizza!

Tanin originario del quartiere degli SMATRIMONIATI DI SOPRA LA RENA, (sembra che coerentemente si sia sposato 3 volte) invece preferisce le paposce della Bella Napoli, prese d’assalto anche  da un numero imprecisato di volti tv, tutti, partecipanti a UOMINI E DONNE, la nota trasmissione (e naturalmente tutti respinti).

Niente scoramento: intanto abbiamo saputo d’essere in Europa ed onorarla con 50mila euro.

E poi il popò del cerchio magico, IL LIBRO POSSIBILE, al solo saldo di 100mila euro.

Tutto questo permetterà finalmente l’arrivo di vagonate di viaggiatori, di persone normali, ma acculturati (per ora non abbiamo bisogno di turisti).

 Vieste, oramai è certo, dà lezioni di sviluppo non solo al Gargano: “Abbiamo eccellenze capaci di affermarsi nelle situazioni più difficile”, ci rassicurano dal PALAZZO.

Il Comune omaggerà il suo cittadino onorario Ettore Scola, mentre il mitico MEZZO QUINTO non dimenticherà il decennale della scomparsa del grande LUCIO DALLA (altro nostro concittadino onorario).

Saranno coinvolti per la preparazione degli “eventi” finalmente le nostre associazioni culturali. Eventi che da qualche anno sono affidati a geni “stranieri”.

Mentre dalla prossima settimana inizieranno a tirare a lucido la SCALINATA DELL’AMORE, per non dimenticare MAX GAZZE’.

Volevate che mancasse la Vieste candidata a CITTA’ EUROPEA DELO SPORT?

Niente timore: sembra che siano già in arrivo gli scalini per le premiazioni.

A proposito di sport, non manca la chicca: dopo OLTRE 53 anni l’Atletico Vieste rischia di scomparire, come la minoranza in Consiglio Comunale.

Anche se l’ultima ora ci rassicura che lo squadrone locale, eviterà la fusione con il Peschici: prenderà Lukaku come centravanti e si iscriverà al campionato d’Eccellenza guidata dal mitico Zeman.

Per carità, non sfugge che per trovare i segni del nostro straordinario paesello si debba andare oltre i litorali.

Appunto illusioni!

E non diamo sempre addosso agli operatori turistici.  E’ pur vero, (lo diciamo sottovoce, che a loro toccano gli investimenti, i mutui, la costruzione e manutenzione delle strutture, la comunicazione e le leggi del mercato, insomma far arrivare a Vieste gli ospiti, mentre al resto del paese, specie ai commerciati e alle infinite  pizzerie: solo stendere tavoli, prendere, pretendere, incassare, e portare a casa!. Mai una volta che si chiedessero: ma noi per il Paese cosa facciamo?… e lasciamo?

Ci siamo ripetuti e ci ripetiamo “accid u’ re e scapp a Vist”. Parliamoci chiaro: Vieste è Paese dove niente è più definitivo del provvisorio; dove è meglio avere torto in molti che ragione in pochi; dove ci si arrabbia, ma non ci si annoia. Un Paese intelligente e furbo, Ma non così furbo da non trovare qualcuno più furbo che lo faccia fesso: (pensate ai milioni di euro che ogni anno evaporano perché (nonostante l’aver fatto studiare i nostri ragazzi) tutte LE CONOSCENZE vengano “affidate e acquistate dai forestieri”.

Quindi dopo 60 anni di turismo dov’è la crescita? il progresso?

Nel frattempo l’altro grido: “L’amore per il proprio Paese, non guarda con gli occhi ma con l’anima. Quell’anima che Vieste ha smarrito. Ora tutti in attesa di chissà quale Messia che dovrebbe raddrizzare la schiena ai viestani. Ma, purtroppo, il maggior ostacolo del vivere è proprio l’attesa, che dipende dal domani ma spreca l’oggi, come ripete Tanino al bar.

Niente fretta…ASPETTEREMO ANCHE CENT’ANNI.  

n.

Il Faro settimanale