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Riceviamo e Pubblichiamo/ Carissimi amici di Ondaradio

voglio innanzitutto esprimerVi i miei complimenti per il lavoro di informazione che quotidianamente svolgete, non immaginate minimamente, per chi come me vive lontano, come fate sentire Vieste e tutto il Gargano vicino…Purtroppo ci sono anche occasioni di dolore che ci stringono a voi e ci fanno sentire una lontananza invece ancora maggiore, ma è giusto così perchè è il dovere dell’informazione! Una di queste è stata la scomparsa improvvisa di Roberto Pastorella,con la quale io non ho perso un amico ma un fratello…fratello di mille giornate passate insieme e di tante risate, che sicuramente da lassù veglierà su di noi. Io quasi subito o saputo dell’accaduto ed in tempo reale del suo decesso e quella sera, sentendomi impotente di fronte a questa tragedia, non potendo essere lì, ho deciso di scrivergli una lettera per salutarlo in questo viaggio che ha intrapreso, sicuro di rincontrarlo un giorno e di riabbracciarlo. Con il vostro consenso, se lo ritenete opportuno, volevo portarla a conoscenza delle migliaia di persone che ogni giorno vi seguono sul sito internet, a testimonianza ulteriore della bellissima persona che era e sarà sempre.Grazie!!!

Un abbraccio a tutti voi.

Christian Poeta

Caro Roberto,

mi tremano le mani mentre “scrivo” e ho gli occhi pieni di lacrime perché oggi, forse, è uno di quei momenti che speri nella vita non arrivi mai. Uno di quei giorni in cui sembra che tutto il mondo ti cada addosso e che il tempo trascorre quasi inesorabile nel silenzio del dolore. La vita ci dà la certezza che tutti ci troveremo prima o poi a dover affrontare momenti difficili come questo. Non ci dà però la forza necessaria, nel momento in cui accadono, né tanto meno la consapevolezza o una ragione del perché le persone care ci lascino. Oggi è un giorno triste. Il dolore mi attanaglia perché non perdo un amico, ma un fratello. La vita mi ha portato lontano dai miei cari, dai miei amici e da casa mia, ma nonostante questo ci sentivamo sempre al telefono e sei l’unico che ovunque io sia stato, in giro per l’Italia per motivi di lavoro, è venuto a trovarmi. Sempre. Anche solo per un’ora, il tempo di mangiare qualcosa oppure prenderci un caffè e fare una chiacchierata, parlando delle nostre rispettive famiglie, di Vieste, con i suoi pregi ed i suoi difetti, degli amici, dei tuoi viaggi e di tanti altri interessi che avevi. Ricordo le tua frasi all’aeroporto, quando mi chiamavi pronto per attraversare l’oceano:“..sono al check in…”. Oppure al tuo ritorno: “…sono a casa, ma già m n vogghij sci nata volt…”, “…sono in A14 casello di…”. Indimenticabile la bellissima frase di mamma Carmela, sulla quale abbiamo riso tantissimo, che ti disse quando ti vide rincasare dopo mesi che eri stato in Kenya: “mo dim, quan è partì nata volt?”. Adesso invece non sarà più così perché mi mancherà la tua voce, il tuo modo di parlare, il tuo gesticolare, il tuo estro e il tuo modo impetuoso di prendere la vita. Sì, mi mancherà, anzi ti dico la verità: già mi manca! Mi mancheranno tutti quei bei momenti passati insieme fin da bambini quando giocavamo da Don Stefano oppure al lido l’Approdo, con Beppe e Massi, i tuoi cugini, Antonio, Andrea, Michela, Salvatore e tanti altri. E l’ultima volta che ci siamo visti, prima che io partissi per gli Stati Uniti, quando sono stato a Vieste e ho parlato con te e Nina, prima sul lungomare, poi a casa tua quando sono ripartito nel pomeriggio e tu mi hai detto: “…che cazz si vnut a fa, si rvet ai dec d matin e t n và all’unc…”. Mi mancherà tutto questo perché non ci sei più e ci hai lasciato senza motivo, senza risposte, solo con tante domande… e tutte queste lacrime versate non te le meriti! Mi mancherà, a me che nella vita ho vinto tante battaglie, personali e professionali, tu lo sai benissimo, il fatto di non essere riuscito a vincere questa volta perché forse non sono riuscito a capire tutto quello che stava succedendo e per questo ti chiedo scusa…. ma tu non me lo dovevi farlo! Anzi, non ce lo dovevi fare!! Qualche giorno fa al telefono eri stanco a causa del lavoro e mi dicevi che ti mancavano i tuoi viaggi, ma nulla compariva nelle tue frasi, nulla mai mi avrebbe fatto pensare a questo gesto, proprio tu che amavi la vita, giovane, bello, dinamico e sempre pronto alla battuta, sempre pronto a stare in mezzo a tutti, dalla persona più sfortunata ed emarginata ai grandi personaggi dello star system internazionale. E infine mi mancherai il giorno più importante della mia vita perché dovevi essere al mio fianco, come mi dicesti: “ij tagghia fa da tstmon, tagghia sta affianc quan t spus…sennò tu scapp dalla chis”. Mi avevi fatto un promessa che però ora non manterrai e per sdebitarti adesso ti chiedo di vegliare suoi tuoi cari, MATTEO E CARMELA, NICLA, MICHELE e i BAMBINI, ANTONELLO E CHIARA…almeno questo me lo devi!!!
Ti ho salutato oggi per l’ultima volta nella chiesa dove abbiamo tanto giocato da piccoli ed è lì che come allora quando tornavamo nelle nostre rispettive case ti ho detto ciao e non addio perché sono sicuro che un giorno ci rivedremo e ci riabbracceremo. Tu, nel frattempo, però, controllami. La gente ti ha amato e continuerà a farlo, io, invece, ringrazio solo Dio per avermi dato la possibilità di conoscerti veramente e di aver condiviso anni indimenticabili della mia vita con te, perché sarà difficile incontrare un altro ROBERTO. Ciao fratì…ciao Robè… R.i.p.

Christian POETA