Menu Chiudi

Voli della Myair cancellati passeggeri: mai più da Foggia

 Non si è volato nemmeno questa mattina, il Foggia-Milano delle 7.20 cancellato con un tratto di penna. E con almeno cinque giorni d’anticipo. Per la compagnia «non ci sono prenotazioni tali da giustificare il costo del volo lungo la tratta», ma è una spiegazione che non convince innanzitutto Aeroporti di Puglia. Ieri l’ente che ha affidato l’appalto alla compagnia Myair ha fornito un’altra versione dei fatti sostanzialmente diversa dalla rabberciata spiegazione precedente: l’aereo stamane non si alzerà in volo per «motivi tecnici». E la stessa ragione sarebbe all’origine degli altri due stop programmati dalla compagnia, quelli dell’11 e del 17 febbraio. Insomma, la versione secondo la quale non sarebbe pervenuto un congruo numero di prenotazioni sui voli «cassati» viene seccamente smentita dalla società che gestisce gli scali pugliesi. A questo punto diventa doveroso domandarsi (e domandare, ammesso che qualcuno risponda) se dietro questa storia ci sia dell’altro, chessò qualche inconfessabile retroscena.

Sarà pur vero che l’unico aereo con il quale Myair effettua i collegamenti dal “Lisa” è stato fermato tre volte. Tuttavia in tutti e tre i casi, dopo aver saltato il volo del mattino sulla tratta Foggia-Milano Malpensa, l’aereo è poi miracolosamente tornato in funzione. Si è trattato di un guasto temporaneo? Oppure siamo in presenza di una sosta tecnica giusto per far «rifiatare» un aereo oberato da così tanto lavoro ?

E’ noto che il Saab da 50 posti della compagnia Darwin si muova già come una trottola per tutto il giorno. Una volta completata la doppia battuta del Foggia-Malpensa, l’aereo riparte per effettuare gli altri collegamenti previsti in giornata con Torino o Palermo, Roma al pomeriggio e il Foggia-Milano comprensivo di ritorno nelle ore serali. Per i non addetti ai lavori siamo in presenza di una situazione incomprensibile: nemmeno gli addetti aeroportuali sembrano in grado di capirci qualcosa. Ma che fa arrabbiare i passeggeri. Ieri mattina abbiamo registrato le proteste di un gruppo di inferociti albergatori viestani: dopo aver chiesto (invano) spiegazioni sulla cancellazione odierna, si sono attaccati al telefono ed hanno fatto le loro rimostranze alla Gazzetta.

«Vuol dire – ha intimato uno di loro – che d’ora in poi ce ne andremo a Bari, Napoli, Pescara, tutti gli aeroporti che abbiamo intorno fuorchè Foggia. Non veniteci più a chiedere di partire dal Gino Lisa». Il povero scalo di viale degli Aviatori, pur con tutte le sue pecche, questa volta paga per colpe non sue. Quanto alla compagnia, nessuna spiegazione plausibile. E, quel che forse è peggio, un’approssimazione nel gestire i rapporti con l’utenza che diventa la principale fonte di lamentele. Alla Gazzetta che martedì pomeriggio aveva provato a chiedere chiarimenti all’ufficio stampa di Myair, è stato risposto che «i passeggeri prenotati sui voli cancellati sono stati tutti regolarmente riprotetti su altri voli». Una risposta che non tiene conto dei disagi per il cambiamento di programma. Ma a parte la riprotezione su altro volo, resta il dato inaccettabile dei voli cancellati con largo anticipo e che la compagnia cerca di scaricare sulla presunta «carenza di passeggeri» smentita, come si è visto, da Aeroporti di Puglia. Oltretutto in questo periodo la cancellazione del Foggia-Milano assume un’aggravante dal momento che avviene nei giorni della Bit, la borsa internazionale del turismo che porta molti foggiani alla fiera di Milano. Una coincidenza che quasi certamente avrebbe incrementato il numero dei passeggeri sul Foggia- Milano, ma che la compagnia non ha colto.

MASSIMO LEVANTACI