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Asl Foggia: arrivano i nuovi direttori

Dopo mesi di dispute e polemiche (dai toni anche molto aspri), il Partito Democratico gioca la carta dell’opposizione netta in Consiglio regionale, portando a casa –almeno in apparenza- una consistente vittoria: il ricambio al vertice dell’Asl di Foggia –atteso da quasi 4 mesi- della squadra dirigenziale, che i consiglieri democratici avrebbero strappato dietro la minaccia di uscire dalla maggioranza di via Capruzzi. Avrebbero, appunto.  Perché il provvedimento che darebbe il via libera al direttore generale dell’azienda sanitaria unica foggiana, Ruggero Castrignanò, a nominare due nuovi dirigenti, sarebbe ancora in attesa di ratifica. I nomi, in ogni caso, già ci sono. Si tratta di Umberto Simonetti (foggiano, proveniente all’Agenzia regionale sanitaria per la Puglia) che va a ricoprire l’incarico di direttore amministrativo, subentrando a Rosaria D’Aniello. E di Gregorio Colaccico, proveniente dall’Asl di Taranto, che subentra al direttore sanitario Leonardo Trivisano. Una soluzione sostanzialmente opposta a quella ventilata da Nichi Vendola in un primo momento, che suggeriva di azzerare anche gli omologhi  degli Ospedali Riuniti, procedendo a 4 nomine. Ipotesi questa messa fuori gioco dal pericolo di compromettere gli equilibri politici di Via Capruzzi. Dopo mesi di bagarre, dunque, il partito democratico l’avrebbe spuntata. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che la piena autonomia di scelta che il provvedimento conferisce al direttore generale Castrignanò, condurrebbe alla formazione di un team dirigenziale a lui vicino. Emblematica è da questo punto vista la provenienza di Colaccico, dall’Asl di Taranto come lo stesso Castrignanò. Con il rischio per il Pd di aver poco da esultare.