Menu Chiudi

LIDO DEL SOLE/ CITTADINI IN PROTESTA SCRIVONO AL SINDACO . “RIPIANTATE GLI ALBERI E RESTITUITECI L’AREA PUBBLICA ANTISTANTE LA SPIAGGIA.

Cemento senza alberi e strade senza ombra dopo i tagli selvaggi al verde pubblico; davanti alla spiaggia un cancello arrugginito chiude ai cittadini l’area pubblica che doveva essere un parco destinato ad attività di sport e svago per i più giovani; i marciapiedi e le strade versano in condizioni impraticabili. La situazione di Lido del Sole è diventata desolante e ciò che preoccupa di più abitanti e villeggianti del posto è la mancanza di una pianificazione degli interventi da parte del Comune. La gestione degli spazi, della promozione turistica e del verde è infatti affidata all’Atas, un’associazione di cittadini che in questi anni ha modificato il volto del villaggio con alcuni interventi piuttosto invasivi.

“Lido del Sole era un villaggio bellissimo. Davanti al mare c’era una pineta e un parco giochi. Chi lo aveva progettato, aveva previsto per ogni viale un filare di alberi che davano il nome alla strada: viale dei limoni, via degli aranci, viale dei pini, dei melograni, degli oleandri. Il mare era pulitissimo e ogni anno arrivavano turisti da tutta Italia. A guardarlo oggi, viene quasi da piangere e i turisti che ci arrivano per sbaglio, mandati dalle agenzie giurano che non torneranno mai più; c’è anche chi si vanta anche di aver migliorato un posto che era una palude. Ma chi lo vive da tempo, sa che c’è del grottesco in questa affermazione” è il commento dei villeggianti storici.

Da una settimana un centinaio di firmatari hanno fatto recapitare una lettera al sindaco Anelli per chiedergli di riprendere in carico la gestione di questa frazione di Rodi Garganico e di restituire ai cittadini l’area antistante la spiaggia, attualmente data in gestione all’associazione Atas, che l’ha recintata con un cancello sottraendola alla fruizione pubblica e chiudendo, in tal modo, anche l’accesso alla spiaggia. L’Atas aveva presentato per quest’area un progetto che includeva campi da tennis, area giochi e verde, mai nonostante non abbia mai realizzato tali opere, continua a tenere chiuso ai cittadini questo spazio, da tutti rinominato la gabbia  e a mantenerne la gestione.

  La protesta per la recinzione dell’area in questi giorni monta anche a causa dell’impraticabilità delle due piazzette centrali del paese, Piazzale Irium e la piazzetta di Viale degli Ippocampi. I due luoghi luoghi di incontro del villaggio sono entrambi  interessati da lavori di riqualificazione proprio in piena estate. Si potrebbe ovviare all’inconveniente permettendo alle persone di intrattenersi sulle panchine del parco Atas, ma l’associazione non permette ai villeggianti di accedere all’area recintata nonostante sia pubblica. I firmatari chiedono quindi l’immediata apertura dei cancelli e la pulizia del suolo per poter far utilizzare il parco a tutti, in particolare ai giovani che non hanno uno spazio dove praticare giochi sportivi e stare insieme.

L’altra questione per la quale i proprietari di case chiedono l’intervento del sindaco Anelli e una nuova pianificazione da parte dell’amministrazione comunale è la gestione del verde pubblico: negli ultimi anni sono stati abbattuti una quarantina di alberi e la preoccupazione è che non sia previsto un intervento di sostituzione del verde abbattuto, alla luce di quanto l’amministrazione o chi per lei ha fatto e dimostrato fino ad oggi: sui marciapiedi, in alcuni punti, il cemento ha coperto la terra nella quale c’era l’albero; tutti i pini e gli ippocampi abbattuti nella piazzetta di viale degli Ippocampi e delle aiuole adiacenti, davanti alla spiaggia, lungo i viali del villaggio, non sono stati sostituiti da altri alberi. E adesso che la piazzetta viene smantellata per essere riqualificata la gente si chiede se nel progetto sia prevista la messa a dimora di specie arboree che restituiscano ombra. “Qual è il criterio per il quale si decide di spendere soldi per rifare la pavimentazione della piazza di un villaggio estivo senza prevedere nel progetto alberi che procurino ombra e fresco?” –  Si chiedono i firmatari della lettera – Lo stesso criterio per il quale si è deciso di piantare le palme in luogo della scomparsa pineta?    “Chi ha predisposto l’eliminazione degli alberi?  Chi decide se e quali nuove specie arboree devono essere piantate?  Queste decisioni dovrebbero essere prese con delibera comunale, con la trasparenza delle procedure amministrative, con il parere dell’agronomo, con il voto degli eletti dai cittadini, ma non si comprende se a Lido del Sole sia proprio così”.

  Si teme inoltre l’abbattimento degli ultimi pini superstiti.  “In un momento come questo, con la crisi climatica in corso, ogni Comune dovrebbe occuparsi di piantare nuovi alberi per contrastare il fenomeno. A Lido del Sole abbiamo visto solo abbattimenti, in nome dei marciapiedi, tra l’altro mai sottoposti a manutenzione; eppure, qui la gente si sposta a piedi e in bicicletta, il villaggio è quasi tutto pedonale e le persone, pur di stare all’ombra, le si vede camminare per strada piuttosto che sui marciapiedi ormai assolati”.

“Comprendiamo lo sforzo dell’associazione Atas, ma paghiamo le tasse al Comune e riteniamo che la gestione pubblica dei beni richieda le competenze, le risorse e i criteri di trasparenza propri di un’amministrazione comunale; è il momento che sia il Comune a provvedere alla gestione della frazione di Lido del Sole.  Attendiamo fiduciosi una risposta dal Sindaco e una nuova rinascita di questo posto” concludono i firmatari della lettera.

Alessandra Belviso

prima firmataria della lettera