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«Quello non è San Pio», ma i frati smentiscono l’accusa

La tomba di Padre Pio sarebbe stata già aperta, oltre una decina di anni fa e al suo interno non sarebbe stato trovato il corpo del santo frate di Pietrelcina. E’ quanto sostenuto questa mattina in una conferenza stampa dall’avvocato Francesco Traversi, presidente dell’Associazione Pro Padre Pio che ha illustrato quanto scritto nell’ultimo numero del mensile cattolico «Chiesa Viva» diretto da mons. Villa. Secondo il giornale alla fine del 1998 un cardinale avrebbe aperto la bara contenente il corpo di Padre Pio trovando al suo interno soltanto i sandali, il saio e il cingolo ma nessun corpo. Per questo motivo l’associazione Pro Padre Pio chiede alla Procura di Foggia il sequestro del filmato effettuato dai frati cappuccini di San Giovanni Rotondo sull’esumazione del corpo di San Pio avvenuta nel marzo del 2008 e una perizia medico legale sulle spoglie che sono state esposte nella teca di cristallo che si trova nella cripta del convento di Santa Maria delle Grazie.

Non si è fatta attendere la risposta dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo. «E’ una notizia – ha detto frà Antonio Belpiede, portavoce dei frati cappuccini – destituita di qualsiasi fondamento. Nessun cardinale, nessun prelato ha mai oltrepassato la grande lapide in marmo che proteggeva la bara di Padre Pio. È una notizia destituita di qualsiasi fondamento, ma desta stupore – ha aggiunto Belpiede – che con tale facilità gente che dice di essere credente possa cercare di turbare il cuore dei pellegrini, tanto più in un momento di gioia in preparazione della visita nel centro garganico del Papa Benedetto XVI».