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Peschici/ “Togliete gli alberi carbonizzati”. L’appello degli operatori turistici

Alberi contorti e anneriti, simboli di una tragedia che, due anni fa, ha colpito Peschici, spezzato vite e bruciato ettari ed ettari di pineta.

 

Alle porte della stagione estiva, quello scenario di distruzione non è certamente il biglietto migliore da presentare. E la preoccupazione che l’indecoroso quadro di desolazione possa dirottare i flussi turistici verso altre località, preoccupa gli operatori di Peschici, in modo particolare, quelli della baia di San Nicola, costituitisi in comitato, i quali sollecitano le autorità competenti a procedere al taglio degli alberi e a ripulire il sottobosco. I componenti il Comitato “Baia San Nicola” ricordano che loro speranza «è quella di lasciarsi alle spalle l’incubo del terribile incendio che ha devastato le nostre vite, le nostre attività turistiche, le nostre abitazioni, la nostra serenità. Col sudore, sforzi sovrumani e lodevole caparbietà abbiamo rimesso in piedi le nostre strutture turistiche e relative pertinenze. Ma – si chiedono – a cosa è servito lavorare duro, indebitarsi fino al collo, fugare giorno dopo giorno la tentazione di mollare tutto, per poi alzare lo sguardo e scorgere il raccapricciante spettacolo delle colline ancora ricoperte da migliaia di fusti carbonizzati?». Il primo intervento di taglio parziale effettuato alle porte della scorsa stagione estiva è stato possibile – ricordano – grazie alla personale responsabilità del primo cittadino, unico segno concreto e responsabile della gestione pubblica del “post-emergenza”. Ciò, di certo – sottolineano – non è però sufficiente: gli alberi bruciati cadono imprevedibilmente e rovinosamente sotto le raffiche dei venti. Parassiti e muffe, come ben noto, attaccano peraltro le pinete sane limitrofe, ammalandole gravemente». Gli operatori turistici spiegano che «Non vi è alcuna motivazione scientifica che giustifichi il permanere di quei “cadaveri di legno”, anzi è dimostrato da autorevoli studiosi il contrario. La stagione estiva è ormai quasi alle porte e noi residenti del comprensorio di San Nicola abbiamo la necessità impellente di presentare la baia, una volta cuore pulsante dell’economia turistica locale, al pubblico nazionale e internazionale in condizioni accettabili>>.