Sulla tomba di Padre Pio si prega due volte: per la salvezza dèll’anima e il perdono dei peccati, e per pagare le bollette.
La stangata è arrivata, proprio alla vigilia della Veglia per il transito del Frate Cappuccino, che vede – di nuovo – tanti pellegrini presenti al momento comunitario di preghiera. Quasi il 300 per cento in più da pagare. «Nella mia struttura alberghiera – afferma Nunzia Dragano, presidente di Assoalbergatori di San Giovanni Rotondo – anche grazie alla capacità di produrre energia per 30 Kwh, ho ricevuto una bolletta da 7350 euro. Praticamente tre volte di più di quella, nello stesso periodo, dell’anno scorso, dove ho pagato poco più di 2300 euro».
E allora si va da Padre Pio per invocare d’illuminare i governanti e venire in soccorso delle strutture ricettive, che rischiano di spegnere la luce. Per sempre.
«Per fortuna sono tornati i pellegrini e abbiamo prenotazioni fino a novembre», afferma ancora Dragano che tiene a precisare «rispetto ai costi prepandèmia nella mia struttura una camera matrimoniale è passata da 59 a 64 euro», un ritocco dettato anche dall’aumento dei costi di gestione. Ma non è l’unica cosa ad essere cambiata.
«Il pellegrino a cui eravamo abituati non esiste più, chi viene a San Giovanni Rotondo non viene solo per padre Pio, vuole vedere anche il territorio, conoscere altri posti e visitare altri luoghi», afferma ancora la presidente di Assoalbergatori. Un po’ come avviene in altri posti della devozione, come a Lourdes, dove sono sempre più frequenti le proposte di soggiorno che non sono concentrate sulla sola visita al luogo mariano, ma offrono possibilità di escursioni e – anche degustazioni – in vari contesti, non per forza legati all’apparizione della Vergine.
«Qui arriva sempre più gente curiosa di conoscere altri posti, e noi come strutture ricettive stiamo mettendo insieme, in collaborazione con Confcommercio e Comune, una serie di pacchetti che possano incontrare la rinnovata domanda di turismo non specificatamente religioso. In questo senso l’attivazione dei voli da Foggia sarà di rande aiuto e ci permetterà i ampliare la nostra offerta e raggiungere turisti e visitatori in modo più costante. Certo bisognerà studiare un modo per garantire i collegamenti tra l’aeroporto e la nostra città, magari con bus navetta. In questo senso sarà fondamentale il sostegno del Comune e delle associazioni di categoria», conclude Dragano.
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