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BARI/ UN PROGETTO PILOTA PER LA VALORIZZAZIONE DEI TRATTURI

“Siamo tutti impegnati a re­alizzare entro un anno un pro­getto pilota che dimostri con­cretamente cosa intendiamo per valorizzazione dei tratturi”. E la sfida lanciata dal vicepre­sidente della Regione Puglia e assessore al Demanio, Raffaele Piemontese, intervenendo alla 85 esima edizione della Fiera del Levante, al convegno in cui sono stati illustrati gli step di avanza­mento del Documento regiona­le di valorizzazione dei tratturi.

“Sono ormai molti anni – ha sottolineato Piemontese – che accompagniamo la regolazione e la pianificazione sul dema­nio armentizio con un’attività di stimolo a un processo per la sua valorizzazione, affidata a un gruppo tecnico-scientifico che supporta i nostri uffici costituito da personalità di assoluto livello come il professor Saverio Russo delLUniversità di Foggia e la professoressa Angela Barbanen- te del Dipartimento DICATECh del Politecnico di Bari, oltre che dalfarchitetto Stefano Biscotti, protagonista di un’importante stagione di pianificazione per la Provincia di Foggia, area inte­ressata da una fittissima rete di tratturi”.

La Regione Puglia considera i tratturi una risorsa fondamen­tale sul piano identitario, cultu­rale, turistico, come rete ecolo­gica e come infrastruttura per la mobilità lenta.

“Con questa ispirazione – ha aggiunto il vicepresidente nel 2019 abbiamo approvato il Quadro di Assetto dei Tratturi, primo step del processo di pia­nificazione previsto dal Testo unico in materia di demanio armentizio e beni della sop­pressa Opera nazionale com­battenti. Stiamo per concludere la seconda fase rappresentata dalla redazione del Documen­to Regionale di Valorizzazione dei Tratturi, col quale saranno tracciate le Linee guida che do­vranno orientare i Comuni nella predisposizione dei ‘Piani Locali di Valorizzazione’: sarà questo il banco di prova che darà impat­to concretamente percepibile nelle comunità pugliesi e, in ge­nerale, nei contesti paesaggistici pugliesi”. “Come ha detto An­gela Barbanente, adesso viene il bello e io mi associo alzando 1’asticella per il gruppo di lavoro che se ne occupa e per le associa­zioni, i Gruppi di Azione Locale, i Comuni che vedo interessati e coinvolti con entusiasmo”, ha detto Piemontese, sottolinean­do “la necessità di trasformare questo bel fermento in un con­tagio che convinca tutti sulla grande occasione offerta dalla valorizzazione delle strade del­la transumanza per ribaltare le logiche di utilizzo del suolo che hanno prevalso per troppo tempo, per trasformare i vincoli in valori positivi per fare impre­sa, agricoltura, trasformazione dei prodotti della terra, alleva­mento, nuova agricoltura e in­novazione alimentare, turismo, attività culturali o gestione di beni culturali, sport o pratiche di benessere psico-fìsico”.