Il sindaco Di Mauro accusa: “Colpa dell’ostruzione delle griglie della chiusa”
Non c’è pace per il lago di Lesina, dopo la rottura della passerella nei mesi scorsi che conduce al sito archeologico di San Clemente, meta e attrazione per i visitatori, le immagini che passanti, residenti e anche i turisti si sono trovati davanti nei giorni scorsi sembrano scene da disaster movie, come se all’interno del lago di Lesina vi fosse un mostro marino stile Godzilla che sta cancellando ogni forma di vita. Invece è solo, come sempre, opera dell’uomo, dell’incuria con cui abusa della natura e delle sue risorse.
In questo caso, nello specifico, di chi ha la responsabilità di manutenere le acque dello specchio lacustre ossigenate e pulite per rendere l’habitat di flora e soprattutto fauna marina adatto alla sopravvivenza delle specie.
«È emergenza ambientale nelle acque della Laguna di Lesina. Qui sta morendo tutto. Bisogna intervenire subito». A lanciare l’allarme è il sindaco della città lacustre, Primiano Di Mauro, che nella giornata di ieri ha inviato un’informativa urgente alla Regione Puglia, alla Provincia di Foggia, all’Ente Parco del Gargano, oltre che all’Asl per i rischi ambientali e sanitari connessi. “Negli ultimi giorni abbiamo accertato un disastro ecologico senza precedenti, caratterizzato dal verificarsi di numerose morie di specie ittiche per accertata anossia (ovvero di mancata ossigenazione) non se ne sta salvando una», fa sapere sempre il primo cittadino della città lagunare, che punta il dito contro «la mancata pulizia del fondali ed anche dei canali affluenti il lago che non garantiscono rapporto idrico necessario all’ossigenazione delle acque».
Dal 24 ottobre scorso, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, l’amministrazione comunale, a partire dall’ufficio tecnico e alla polizia municipale, dopo aver chiesto il parere a tecnici esperti in materia di gestione dei sistemi di regimentazione del flusso delle acque dei canali a marea, ha effettuato un sopralluogo presso la foce del canale “Schiapparo”, uno dei due condotti che ancora consente ad oggi, assieme al canale “Acquarotta” il ricambio idrico della Laguna.
«Abbiamo rilevato la completa ostruzione delle griglie della chiusa, un avanzato stato di fatiscenza del sistema idraulico di sollevamento, con particolare riferimento alle parti meccaniche ed elettriche, l’assenza del generatore e di ogni altra apparecchiatura necessaria al funzionamento dell’impianto. È un disastro» denuncia il sindaco.
«Acclarata la gravità della situazione ambientale della Laguna di Lesina – conclude il primo cittadino – esorto tutti gli enti istituzionali che hanno competenza, dal sottoscritto debitamente in
formati, ad intervenire con la massima urgenza, anche immaginando l’apertura di un’altra foce, al line di evitare un disastro ecologico di dimensioni incalcolabili. La Laguna è una risorsa di inestimabile valore. Veder morire il suo patrimonio ittico, ora dopo ora, è inaccettabile e criminale. Non c’è tempo da perdere. Qui è già quasi tutto morto».
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