Spray sul simbolo del nostro turismo, caccia ai vandali.
Spregevole atto vandalico al faraglione di Pizzomunno, uno dei simboli turistici non solo di Vieste ma di tutto il Gargano. ignoti balordi, nottetempo, hanno imbrattato con vernice spry di colore rosso la base del bianco monolito con scritte in codice, incomprensibili ai più ma certamente con precisi significati. Ad accorgersi dell'accaduto, alcuni dei tantissimi turisti giunti a Vieste per il ponte pasquale, recatisi sulla spiaggia della "Scialara" ove sorge il maestoso faraglione. Della circostanza è stata informata subito il sindaco, Ersilia Nobile, e l'assessore al turismo, Giuseppe Cimaglia, i quali hanno espresso sconcerto per quanto accaduto, disponendo, nel contempo, un immediato intervento manutentivo al fine di eliminare gli disdicevoli graffiti.
Il volgare atto, compiuto quasi certamente da giovinastri che molto spesso si radunano nei limitrofi giardini "Cristalda" per consumare alcolici, e dove occorrerebbe un maggiore controllo, ha turbato un pò tutti. Mai era accaduto che si arrivasse a tanto, anche perché, come accennato, il faraglione di Pizzomunno, è ormai considerato un vero e proprio monumento: per i viestani è come il Colosseo per i romani, o il Duomo per i milanesi. Chi, in modo così sciagurato, lo ha profanato, probabilmente non si è reso conto della gravità del gesto. Immortalato chissà quante migliaia di volte, il faraglione di Pízzomunno, è avvolto nella leggenda. Una bella storia d'amore tra un pescatore, Munno, ed una graziosa fanciulla, Cristalda, e la crudele gelosia delle sirene. Un amore contrastato al punto che il giovane, per impedirgli di continuare ad incontrare la splendida Cristalda, rapita dalle sirene e condotta in fondo al mare, fu trasformato in roccia, il Pizzomunno, appunto. Narra la leggenda che ogni cento anni, in una notte di luna piena, Pizzomunno ritrova le sembianze umane, incontra Cristalda e í due si amano fino a l'alba quando l'incantesimo si ripresenta e tutto torna come prima. Un amore, quello di Pizzomunno e Cristalda, osteggiato nei secoli ed oggi perfino profanato ad opera di qualche mascalzone senza cuore.