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DISSESTO IDROGEOLOGICO, 175 PROGETTI MA SERVIREBBERO ALTRI 120MILIONI DI EUURO. GLI INTERVENTI PER CIRCA IL 50% IN PROVINCIA DI FOGGIA NEL SUBAPPENINO E SULLA COSTA GARGANICA

“Dal 2015 sono stati finan­ziati 175 interventi per circa 500 milioni di euro a beneficio di numerosi Comuni pugliesi di cui circa il 50% in provincia di Foggia” per la lotta al disse­sto idrogeologico. Lo comu­nica la Regione Puglia in una nota. Secondo quanto riferito, 92 interventi sono stati com­pletati e collaudati, 21 sono in corso avanzato di realizzazio­ne, 27 progetti approvati sono in fase di appalto, 35 interventi finanziati sono in fase di pro­gettazione. A questi si aggiun­gono ulteriori 44 progetti in fase di redazione a cura del commissario di Governo, che per legge è il presidente del­la Regione, 26 dei quali sono già cantierabili ma attendono di essere finanziati per poter essere attuati. “Occorrerebbe­ro circa 120 milioni di euro”, evidenzia la Regione. “Infine vi sono richieste di finanzia­mento per oltre 110 milioni da parte di Comuni pugliesi, inviate alla Regione e caricate sull’apposita piattaforma na­zionale Rendis, che attendono anch’esse di poter accedere a qualche forma di finanzia­mento”, si legge ancora. Tra gli interventi del commissario, le cui opere sono indicate come di preminente interesse nazio­nale, sono numerosi quelli re­alizzati nel Subappenino Dauno per consolidare versanti in frana e proteggere centri abita­ti in una zona caratterizzata da terreni particolarmente fragili e, nel corso dei secoli, privati della protezione vegetale. Al­cuni interventi riguardano an­che l’erosione costiera laddove le falesie e le coste alte possono determinare un rischio per le persone o per i centri abita­ti. Sono in corso interventi di protezione per proteggere le cavità marine di Polignano; a Mattinata sono in esecuzione interventi per proteggere le falesie nelle baie delle Zagare e dei Mergoli e per limitare il ri­schio crolli nella costa di Punta Grugno.

“La lista degli interventi contro il dissesto idrogeolo­gico è lunghissima”, eviden­zia Emiliano. “Evitare disastri come quelli che periodicamen­te affollano le cronache nazio­nali, non è questione da poco. I cambiamenti climatici sempre più percepibili e gli interventi scorretti dell’uomo sono diventati un mix letale creando seri problemi per la tenuta e la sicurezza dell’ambiente na­turale così come dell’ambiente antropizzato”. Il presidente, come commissario di governo, ha nominato

 Sannicandro quale soggetto attuatore, chiedendo di crea­re un ufficio particolarmente efficiente ed organizzato per fronteggiare questioni molto complesse che i singoli Co­muni non sono in grado di affrontare con sufficienti com­petenze tecniche.