Ripercorrere la storia, la vita, le leggende, le tradizioni, le usanze, le curiosità e tutto ciò che appartiene al passato della propria terra, è prerogativa di pochi.
Studiosi o appassionati di folclore, poco cambia.
Chi ricerca, studia e pubblica, ha già vinto.
Angela Campanile, già Dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo «Manicone-Fiorentino», nel suo «Dizionario del Dialetto Peschiciano. Parole-Detti-Proverbi-Aneddoti-Storie», con prefazione di Pasquale Corsi, ha tracciato un solco profondo, quasi indelebile, nella memoria storica e nella vita quotidiana della comunità peschiciana.
Un lavoro lungo, certosino, encomiabile.
Un lavoro che sorprende per la capacità di scavare nella memoria abitata degli anziani, dei ricordi, della vita vissuta.
Un’opera da tramandare ai posteri, perché non si cancelli, non si deve, non si può cancellare la propria identità culturale nei lungi anni di vita di una civiltà garganica, unica nel suo genere.
«Il professore Pasquale Corsi nella sua prefazione con la consueta genuina, naturale, semplice competenza ci espone quale sia lo scrigno di questo imponente lavoro:«L’autrice nel suo dizionario ha ripercorso l’intera vita del suo popolo, ricostruendone – attraverso il linguaggio – l’immagine, le peculiarità, i cicli esistenziali. Ad ogni tappa corrispondevano le loro parole, i loro segni: la nascita, i giochi dei bambini, il fidanzamento, il matrimonio, la casa, il lavoro, la vecchiaia, la malattia e la morte». La stessa autrice, in una sobria premessa, ci svela che la mamma gestiva un negozio di biancheria a Peschici, dove oltre al commercio circolavano notizie di famiglie che riguardavano ogni aspetto della vita sociale.»
Solo per citare alcune delle belle parole spese per la nostra preside.
«La fèmmena bèlle e pelìte sùbbete se marìte»: stessa sorte per il volume della Campanile, che dovrà occupare uno spazio importante nella libreria di ogni peschiciano.
fuoriporta.info