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LA PASSERELLA SUL LAGO DI LESINA SARA’ RICOSTRUITA CON I FONDI PNRR

Crollata parzialmente a luglio scorso per corrosione della struttura la passerella «promenade» che dal lungolago porta al sito archeologico di San Clemente in laguna, sarà ricostruita e messa in sicurezza grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza che di recente, tramite l’Agenzia nazionale per la coesione territoriale, ha approvato la richiesta di un milione di euro presentata dal Comune.

Al momento del cedimento di una buona parte della passerella, questa era chiusa al pubblico a causa dell’accertato stato di corrosione delle sue strutture in legno. Ricapitolando, dopo il crollo il sindaco Primiano Di Mauro ha emanato un’ordinanza che vieta la navigazione in tutta l’area nel raggio di almeno 50 metri attorno al manufatto dove verranno eseguite le operazioni di recupero dei componenti in legno e acciaio che hanno ceduto nei giorni scorsi. Chiusa da due anni per ragioni di sicurezza, il Comune allora decise di richiedere un contributo da un milione di euro nell’ambito del Pnrr per riaprire questa passerella pedonale che dal lungolago conduce per circa 400 metri al sito archeologico lacustre di San Clemente. A tal fine, l’amministrazione Di Mauro diede l’ok a un progetto dell’ufficio tecnico comunale per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della passerella di accesso al sito archeologico dell’isolotto di San Clemente al fine di ripristinarne la fruibilità della stessa onde garantire l’attrattività turistico-culturale del territorio di Lesina. Non a caso si parla anche di offerta turistica, poiché la costruzione di quella passerella era di fatto finalizzata a rendere accessibile ai visitatori l’importante sito archeologico dove sono i resti di una villa d’epoca romana del 1°-2° secolo avanti Cristo, su cui in epoca medievale fu edificata una chiesa dedicata a San Clemente. Inaugurata nell’estate del 2016, la passerella era parte integrante di un più ampio progetto di completamento degli scavi archeologici sul sito di San Clemente finanziato con circa 750mila euro con fondi del programma operativo interregionale 2007-2014 del Ministero dei beni culturali.

Con ingresso e l’uscita sul lungolago, la passerella pedonale ha una struttura prevalentemente in legno con alcune finiture in metallo, e poggia nell’acqua per tutta la sua lunghezza, è larga circa 3 metri ed è sopraelevata a pelo d’acqua per circa 1 metro e mezzo. Dopo quattro anni dalla sua inaugurazione alcuni sopralluoghi dell’ufficio tecnico comunale hanno evidenziato delle criticità nella struttura, in particolare un primo sopralluogo accertò «un avanzato fenomeno di erosione di tipo biologico dei pali che sorreggono la passerella», dal punto di vista scientifico, «si tratta di un fenomeno di bio-demolizione dovuta alla sinergica azione di muffe, batteri e xilofagi (animaletti che si nutrono di legno, ndr)». Successivamente, un secondo sopralluogo ha indotto le autorità comunali a dichiarare inagibile la passerella che perciò fu chiusa «al transito pedonale a salvaguardia della pubblica e privata incolumità», poiché i tecnici del Comune in quella seconda visita accertarono che i danni al manufatto erano tali da mettere la passerella a rischio di collasso strutturale. Un rischio che nei giorni scorsi si è concretizzato nel cedimento improvviso di una parte della passerella, probabilmente sotto la spinta delle avverse condizioni meteo caratterizzate da violente raffiche di vento e mareggiate che hanno avuto la meglio sulla debolezza strutturale della passerella.