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PIANOSA, L’ISOLA CHE NON C’È: ABBANDONATA E INVASA DAI RIFIUTI. SALVARLA NON INTERESSA (QUASI) A NESSUNO

Pianosa, l’isola che non c’è. L’ennesima discarica a cielo aperto o meglio a mare aperto. Completamente disabitata, Pianosa fa parte dell’arcipelago delle Tremiti insieme a San Domino, San Nicola e Capraia. Ma a quanto pare recuperarla e tutelarla non interessa a nessuno. Gli unici che da anni tentano di farlo sono gli attivisti del Marlin Tremiti che attraverso le loro ricerche scientifiche hanno scoperto pregi e difetti dell’isolotto. Ma soprattutto un cumulo di rifiuti. “Questa è un’isola importantissima dal punto di vista naturalistico – ci racconta Adelmo Sorci, responsabile del Laboratorio del Mare del Marlin Tremiti, un’isola straordinaria, regno del gabbiano reale, del coniglio selvatico, del cappero e circondata da un mare unico, ricco di vita pelagica, ma purtroppo ci troviamo di fronte ad una invasione di rifiuti che l’isola riceva come barriera naturale dal mare. A seguito delle nostre ricerche scientifiche abbiamo trovato di tutto: plastica, calze per la coltivazione dei mitili, polistirolo e tanto altro ancora”.

Salvare Pianosa si può e si deve. Il laboratorio del mare del Marlin Tremiti si mette a completa disposizione e lancia l’appello alle istituzioni, in primis al Parco Nazionale del Gargano. “Crediamo che sia giunto il momento di intervenire seriamente per salvare Pianosa. Bisogna passare dalle parole ai fatti con attività di bonifica. Noi del Marlin Tremiti ci faremo carico delle spese, mettendo a disposizione le imbarcazioni e lo staff. A giugno e luglio noi organizzeremo due giornate, ci auguriamo che Ente Parco e Comune delle Tremiti siano al nostro fianco”.

saverio serlenga