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PROGETTO CERTO, PER DIFENDERE L’OLIO DI CAPITANATA INNOVAZIONE E TECNOLOGIE

Mappatura, etichette con QRcode e realtà aumentata per contrastare il fenomeno della contraffazione. L’iniziativa unisce gli olivicoltori di tutta la Puglia, compresa l’Associazione Produttori Olivicoli di Foggia.

TORREMAGGIORE – Un sistema “CERTO”, che mette insieme tecnologia e marketing, per difendere l’autenticità del vero olio extravergine pugliese e della Capitanata. Saranno illustrati mercoledì 1 febbraio, a Torremaggiore, i primi risultati di “CERTO”, progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 Puglia, articolo 35 del Regolamento (UE) n.1305/2013, Misura 16 “Cooperazione”, Sottomisura 16.2 “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie”. Il workshop si terrà nella sede del Frantoio Principe, a Torremaggiore, via Foggia  Km 0,200, a partire dalle ore 16.

AGRICOLTORI ITALIANI. Capofila del progetto è CIA Agricoltori Italiani di Puglia, con una serie di qualificatissimi partner che unisce tutta l’olivicoltura pugliese, tra i quali l’Associazione Provinciale Olivicoltori di Foggia (APO), Università del Salento, Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, Legacoop Puglia, Op Oliveti Terra di Bari, APOL Associazione Produttori Olivicoli Lecce, Società Cooperativa Produttori Olivi Bitonto, CSQA Certificazioni e Oleificio Cooperativo Terra di Olivi.

I NUMERI. Nel mondo, complessivamente, vengono consumati oltre 3 miliardi di chili di olive, solo in Italia – secondo paese produttore dopo la Spagna – ne vengono consumati più di 500 milioni.

Il problema è aiutare i consumatori a fare scelte consapevoli che premino la qualità e la salubrità, e non gli oli più economici che spesso offrono minori garanzie di salubrità. Dunque occorre intervenire anche sull’etichettatura e su una metodologia scientifica che valuti e certifichi l’origine geografica degli oli per contrastare il fenomeno della contraffazione.

NUOVI METODI. L’applicazione di nuovi metodi di analisi, come la Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) e la Spettroscopia Near lnfraRed (NIR), consentiranno di eseguire un’accurata caratterizzazione del prodotto, garantendone l’autenticità su scala molecolare. Tali metodi, saranno di supporto alle moderne metodiche analitiche per il controllo della qualità degli oli, e diventeranno dunque l’elemento di innovazione per le OP Olivicole regionali a garanzia di sicurezza, origine e tipicità della produzione regionale. Tutti i dati raccolti saranno implementati in un sistema informativo per frantoi e OP che andrà ad identificare le caratteristiche tipiche dell’olio prodotto in una determinata zona geografica. Un supporto alle politiche commerciali per incrementare la competitività degli oli pugliesi. Inoltre, le informazioni saranno rese accessibili anche grazie a un’etichetta intelligente basata su QRcode/realtà aumentata per semplificare l’approccio con il consumatore.

IL WORKSHOP. Ad aprire l’incontro saranno i saluti di Guido Cusmai, presidente APO Foggia, e del sindaco di Torremaggiore Emilio Di Pumpo. Toccherà ad Angelo Miano, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Capitanata, introdurre i temi del workshop con una panoramica sull’attuale situazione dell’olivicoltura in provincia di Foggia. A seguire, saranno Francesco Paolo Fanizzi (professore ordinario Università di Lecce) e Donato Mondelli (amministratore scientifico C.I.H.E.A.M Bari), ad approfondire gli aspetti del progetto attinenti alle tecniche e ai metodi di valorizzazione e certificazione del prodotto. Infine, Matteo Potenza (CSQA) relazionerà riguardo ai sistemi innovativi di tracciabilità ed etichettatura. La partecipazione all’evento dà diritto all’acquisizione di crediti formativi professionali per gli iscritti all’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali.