Giuseppe Nobiletti, sindaco di Vieste, è stato eletto alla presidenza della Provincia con 44.719 voti ponderati, vittoria al fotofinish quella ottenuta sul presidente uscente, Nicola Gatta, sindaco di Candela, che si è fermato a 41.597. Più staccato Primiano Di Mauro, sindaco di Lesina, con 8.184 voti. La guida dell’ente di Palazzo Dogana passa così al centrosinistra, la coalizione a guida Pd, 5stelle, civici di Emiliano e Articolo uno è riuscita a fare sintesi approfittando delle divisioni nel centrodestra. Non è stata ima vittoria schiacciante, ma una vittoria della ragion politica, il primo a riconoscerlo è proprio Nobiletti: «Poco scarto, ma l’importante era portare a casa il risultato. Un risultato sulla scorta del lavoro fatto in questi anni. Sono soddisfatto, comincia un nuovo percorso molto stimolante».
La presidenza passa dai Monti dauni al Gargano, oltre che dal centrodestra al centrosinistra. L’alternanza c’è tutta.
«È comunque un risultato che appartiene all territorio, la priorità adesso è questa e dovremo mettere a frutto il grande lavoro di squadra che c’è stato in questi mesi per valorizzare al meglio il patrimonio di un ente come questo che sta riconquistando la sua originaria funzione».
Il sindaco di Vieste, prima città per presenze turistiche di Puglia, in che modo pensa che l’ente territoriale possa supportare questo patrimonio?
«Il mio non sarà un ruolo legato alla città da cui provengo, la cosa che più mi sta a cuore è perseguire obiettivi di legalità e trasparenza. E poi la Provincia deve tornare ad essere un luogo di aggregazione dei territori. Se non risaliamo nelle classifiche sul benessere sarà difficile risollevarsi».
Da dove pensa allora di cominciare?
«Le linee programmatiche dovranno provenire dai territori, abbiamo quattro macro-aree da sviluppare e raggiungere con loro una visione strategica pochi obiettivi ma buoni».Il presidente uscente Nicola Gatta l’ha invitata a proseguire nel solco intrapreso.
«Lo farò, dedicherò la prima fase del mio mandato all’ascolto proprio su ciò che ha programmato il presidente uscente. Le prime settimane le impiegherò per capire innanzitutto questo nuovo ruolo».
Crede in una riforma delle Province o più in un ritorno al passato di questi enti?
«La riforma che credo comincerà ad essere discussa in Parlamento ad aprile prevede l’attribuzione di maggiori poteri. Le competenze sono già enormi, pensiamo solo alla manutenzione della rete stradale e delle scuole, rilevanti dunque le ricadute sui cittadini. A Foggia avvertiamo maggiormente l’urgenza di una riforma: è la terza provincia per estensione d’Italia, dobbiamo valorizzare ancor di più le nostre potenzialità».
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