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IL REAL VICO NON VUOL FAR MALE A NESSUNO…

Leggiamo con stupore l’articolo apparso sul sito «Dilettanti Foggia.it» a firma di Antonio Villani relativo alla gara disputata domenica 12 febbraio tra il Real Vico e il Bovino Calcio, valida per il Campionato Provinciale di Terza categoria.

E’ doveroso e necessario precisare alcuni aspetti.

Prima di tutto, si riconosce la meritata vittoria del Bovino.

Questo però non giustifica le calunniose e denigratorie dichiarazioni riportate dal giornalista che dipingono i ragazzi del Vico come una sorta di «mastini» pronti a colpire.

E’ inconcepibile leggere che “il solo obiettivo dei calciatori del Vico è quello di far male l’avversario”.

Non è con questo modo di comunicare che si stabilisce la verità.

Premesso che il «Real Vico» é tra le prime squadre nella classifica della «Coppa Disciplina», sinonimo di correttezza dentro e fuori dal campo, dati che emergono dalla somma di ammonizioni ed espulsioni di calciatori e dirigenti, è bene precisare che la squadra appena nata, é composta da ragazzi la cui età media si aggira tra i 19 e i 20 anni.

Ragazzini in confronto degli avversari di gran lunga più grandi.

Potremmo citare diversi scontri di gioco dove i nostri atleti hanno subito falli anche piuttosto gravi e non vogliamo sminuire quello che ha causato la frattura al naso di un calciatore del Bovino. Può capitare. Sono episodi piuttosto frequenti.

Siamo mortificati dell’accaduto. Abbiamo prestato tutte le attenzioni necessarie per assicurare le migliori cure del caso subito dopo l’incidente di gioco.

Raccontare dei propri successi senza buttare fango su altre squadre e far vincere anche la sportività, sarebbe stato davvero auspicabile.

Come pure sembra strano che nessuno abbia proferito parola su allenatori che riprendono in maniera «prepotente», ragazzi della squadra avversaria.

E’ anche doveroso auspicare la pronta guarigione del calciatore Angelo Totaro, vittima di un episodio fortuito, e un augurio di buon prosieguo di campionato al Bovino Calcio.

Dobbiamo divertirci e predicare il calcio giocato.

Evitiamo la guerra delle parole che possono far più male di uno scontro di gioco.

IL DIRETTIVO