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VIESTE/ SPORCHE, UNTE E ABBANDONATE.

Era ferma ad osservarle e aveva un’ espressione dolente e delusa. Un’ anziana maestra osservava le bandiere, o quello che ne restava, esposte al balcone del nostro Comune.

《Qualcuno dovrebbe far notare, a chi ci amministra, che quelle non sono semplici bandiere. Ci salveremo se avremo un pò più di rispetto degli spazi comuni, che non sono, come molti pensano, terra di nessuno, cosa di nessuno》. “Res nullis” , recitava rammaricata. E aveva ragione.

La nostra incuria personale- non solo quella delle amministrazioni- si riflette come non mai sull’ immagine del Paese. È un oltraggio alla bellezza di cui tanto ne andiamo fieri. Uno sfregio che chi ha sensibilità,  come quella anzianza maestra, ma anche i visitatori stranieri notano con sorpresa e rammarico. I quali , secondo alcuni parametri, misurano immediatamente il grado di civiltà di un luogo. Uno di questi è la pulizia delle strade, la tendenza di molti a buttare a terra ogni sorta di cose, dai mozziconi agli escrementi degli animali. Secondo , importantissimo, il decoro delle toilette. Questa osservazione può sembrare un pò pedante . Ma sfugge a molti esercenti che i loro clienti li giudicano non solo per la qualità dei loro prodotti offerti . Spesso ottima. Ma anche e soprattutto, in caso di bisogno, dall’ igiene dei servizi, dal loro livello di manutenzione. Pensate solo che giudizi possono avere dopo essere usciti da bagni ridotti a magazzini, depositi casuali, senza la carta igienica, senza la copertura del water.

È sconfortante rilevare segni di indifferenza e se vogliamo di sciatteria anche sulle facciate dei palazzi delle istituzioni. Palazzi che espongono le bandiere italiane ed europee, oltre a quelle del Comune di appartenenza.

Sembrano agonizzanti. Era questo che faceva costernato l’ animo dell’ anziana maestra. I colori non erano quasi più distinguibili, ad un mese sono ancora lasciati come vessilli scampati a una battaglia. Ho avuto la tentazione di telefonare ai responsabili. Di salire su. Qualcuno si è preso la briga di farlo per me, ha avuto rassicurazioni, ma ad oggi…

Possibile che per tanto tempo nessuno si è posto il problema che quella “distrazione”, diciamo così,  potesse essere considerata,  da qualche cittadino, oltre la maestra, emblematica della qualità dell’ istituzione? 

Ora propongo a chi legge è a chi di dovere , un piccolo impegno civico. Fate più attenzione allo stato delle bandiere esposte in palazzi pubblici e privati che ci rappresentano ad esercitare, là dove è possibile, una garbata pressione affinché non siano dimenticate. L’ amara costatazione è che purtroppo non ci facciamo caso, come è capitato a me. Le bandiere unte , lacerate, le aste lasciate desolatamente  nude sono il monumento alla nostra modestia civica.

gaetano Manfredi