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MONTE S. ANGELO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2025, L’AMARO IN BOCCA SIA UN PUNTO DI PARTENZA

 La mancata designazione di Monte Sant’Angelo a “Capitale italiana della Cultura 2025” lascia l’amaro in bocca perchè tutti ci abbiamo sperato: Monte ce l’ha messa tutta, ma a vincere è stata Agrigento, alla quale vanno i nostri complimenti.

Nel rispetto dei ruoli, abbiamo sostenuto fin dall’inizio la candidatura di “Monte Capitale italiana della Cultura 2025”; abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare, con le nostre conoscenze e le nostre esperienze, a questo progetto qualora fosse andato in porto! Siamo rimasti colpiti dal senso di attaccamento alla comunità, una comunità che si mette in gioco, che ama il proprio territorio, che lavora instancabilmente per conservare e tramandare la storia e le tradizioni, perché più di ogni altra cosa desidera vederla rifiorire.

Questa occasione mancata sia, però, di insegnamento per tutti.

Chiediamoci se avremmo potuto fare di più e meglio, perchè non è mai abbastanza quando vogliamo giustamente proporci all’Italia e al mondo. Costruiamo già da oggi quegli strumenti – una Fondazione di partecipazione (pubblico, privato, associazioni), per esempio – che nel futuro potranno esserci utili per ripresentare una candidatura che abbia ulteriori punti di forza.

E convinciamoci che si può essere ogni giorno Capitale della Cultura se tutti, ognuno per il proprio ruolo, lavorano per rendere Monte ancora più bella e attrattiva; si può essere Capitale della Cultura se a guidarci è la concordia e la voglia di fare sempre meglio; si può essere Capitale della Cultura se si fa ogni giorno legalità, se si ha il coraggio di essere distanti da certi comportamenti, se si educa al rispetto dell’altro e se si ha rispetto sempre e comunque dell’altro. Monte può essere ogni giorno Capitale della Cultura se fa anche tutto questo. Ma sia chiaro: ciò può accadere se nessuno, ma proprio nessuno, si arroga il diritto di prevaricare, di puntare continuamente il dito contro l’altro; potremo essere ogni giorno Capitale della Cultura se sappiamo riconoscere i nostri limiti, che possono diventare il punto di partenza per fare sempre meglio e sempre di più.

 Come Gruppo “A Monte” proseguiremo nel fare la nostra parte, quella parte che i cittadini ci hanno riservato, con la certezza che, quando c’è di mezzo il nome di Monte e il futuro dei nostri concittadini, sappiamo guardare oltre, pur sapendo qual è il confine dove arrivare.

Continueremo ad essere attenti affinché tutto ciò che si può realizzare sia fatto nel migliore dei modi. 

Gruppo A MONTE– Monte Sant’Angelo