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FESTE PASQUALI – MALTEMPO E TEMPERATURE POCO PRIMAVERILI FRENANO LE PRENOTAZIONI SUL GARGANO

Da Vieste a Rodi gli imprenditori si preparano ad affrontare un weekend al di sotto delle potenzialità —–

Con la primavera che tarda ad arrivare diven­ta davvero difficile prevedere l’andamento delle prossime vacanze pasquali. Proprio così perché, e lo ricordiamo ai più distratti, manca­no pochissimi giorni alle fatidiche vacanze di Pa­squa e pasquetta ed è dunque arrivato il momento di organizzarsi. Mare o montagna? Dipende. En­trambi gli scenari sono mozzafiato con qualsiasi cli­ma o temperatura. In Capitanata gli operatori turi­stici del Gargano cercano di spingere forte il piede sull’acceleratore seppur costretti a tenere il freno a mano tirato per alcune ragioni. Una di queste è cer­tamente la data: quest’anno infatti, il weekend pa­squale cade “basso”, troppo presto rispetto al “soli­to” e questo incide, come spiegato da molti impren­ditori del settore, sulle scelte dei vacanzieri. Proba­bilmente una data più vicina a fine mese e dunque più attaccata al mese di maggio con le sue feste, avrebbe comportato numeri diversi di viaggiatori. Secondo inghippo l’immancabile star di tutte – o quasi – le vacanze pasquali dei foggiani: il tempo. Proprio così perché la meteorologia va di pari pas­so al buon andamento dei flussi vacanzieri. Per ca­rità, c’è a chi piacciono giornate cupe e piovose. Ma in larga parte preferisce il sole e il caldo. E il colpo di coda dell’inverno sta inficiando pesantemente sul­le proiezioni.

“Fare previsioni è sempre difficile, credo che la pro­cessione si veda al momento del ritorno – scherza Mariella Nobiletti- le prenotazioni al mo­mento non mancano, Vieste resta sempre gettonata, questo anche grazie allo spot realizzato. C’è mol­ta richiesta. È chiaro che viviamo nell’incognita tem­po che al momento non ci aiuta. Le prenotazioni pa­squali poi, non sono propriamente uguali a quelle estive: possono arrivare anche sotto vacanza. La gente, le famiglie, potrebbero decidere di partire an­che il giorno prima. Dunque un tempo brutto incide­rà negativamente sulla scelta di queste persone. Chi aveva voglia di uscire non uscirà. Al momento sappiamo che le giornate non saranno il massimo “metereologicamente” parlando. Poi la gente si lascia molto influenzare anche dal tempo in cui si ef­fettua la prenotazione. Faccio un esempio: se mi viene in mente di partire e fuori c’è maltempo mi pas­sa la voglia, anche se la vacanza è a distanza di set­timane o addirittura mesi. Il clima influisce parecchio sull’umore. Specialmente se si tratta poi di vacanze di pochissimi giorni. Al momento le prenotazioni non mancano: ci aspettiamo però sempre il massi­mo. A Vieste d’altronde c’è già un po’ di gente, so­prattutto straniera. Abbiamo da poco ospitato l’Orienteering, in questi gironi stiamo vivendo i riti della Settimana Santa. Qui ci sono tanti modi per godersi delle belle giornate all’aperto e in mezzo al ver­de. Si può andare in Foresta, partecipare alle cam­minate, percorrere i sentieri dei trabucchi. La gente ha davvero bisogno di stare in mezzo alla natura, di abbandonare le città e di godersi i luoghi aperti. Stia­mo lavorando per creare una sorta di calendario di tutti gli eventi della provincia – anche fuori stagione – anche allo scopo di sfruttare le potenzialità dell’aeroporto Gino Lisa” – conclude Nobiletti. A tenere chiusa la propria struttura alberghiera, sul fronte ra­diano, è l’imprenditore Piero Cotugnoche ha detto: “Le vacanze arrivano basse e farà fred­do – dice – per questo abbiamo deciso di mantene­re chiusa la struttura. Abbiamo provato a promuove­re il periodo – confida – i riscontri però sono stati dav­vero relativi. Non si può aprire un albergo che ha cen­to posti letto e occuparne 8, forse. Col maltempo si preferisce magari l’Umbria o la Toscana. Qui al ma­re è ancora tutto spento”. C’è un però. “Abbiamo re­gistrato un netto miglioramento delle conferme per la prossima stagione estiva – conclude – l’anda­mento delle vacanze estive ha dato quest’anno nu­meri certamente migliori rispetto al 2022”.

A fare i conti con il tempo anche Pino Veneziani,im­prenditore turistico radiano. “Una Pasqua ad inizio aprile non sarà mai come una Pasqua di fine mese: non c’è la possibilità di poter valutare un flusso di gente alto, almeno al momento. Qualche giorno fa c’è stato un briefing tra imprenditori del settore da cui n’è venuta fuori l’esigenza di non fermarsi nemme­no di fronte ad un tempo instabile anche perché i nu­meri del contesto turistico partono proprio da aprile che rappresenta quindi un mese da attenzionare. Bi­sogna destagionalizzare e per farlo significa poten­ziare l’aeroporto e prendere le persone dall’estero, impiegare una buona campagna pubblicitaria e un buon progetto che sappia attirare turisti cercando di­riempire le giornate delle persone in ogni modo e sot­to ogni cielo: caldo e freddo. Come facciamo ad aspettarci gente quando manca una programma­zione di eventi? Poi non dimentichiamo una cosa im­portante: il Gargano non è come la riviera romagno­la. Noi garganici viviamo un territorio “lontano”. Ri­mini e Riccione godono di un’utenza di milioni di per­sone che arrivano dalle grandi città del Centro Nord, penso ad esempio a Bologna. Noi invece, possiamo contare solo su Foggia e San Severo. I numeri par­lano chiaro e sono questi”. Anche il Riviera di Rodi Garganico resterà chiuso per vacanze pasquali co­sì come anticipato dall’imprenditore Vincenzo d’Errico.“Il tempo non è esaltante, c’è davvero poco. Terremo aperta solo la struttura alberghiera sul por­to di Rodi, più piccola e gestibile. Purtroppo non ab­biamo attrattive, ogni anno Rodi subisce il turismo passivamente: in paese non si fa nulla. Da questo punto di vista non riusciamo ad essere protagonisti”.

l’attacco