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PESCHICI VERSO LE ELEZIONI/ LA CANDIDATURA DI LUIGI D’ARENZO PUNTA TUTTO SU TURISMO, AMBIENTE, URBANISTICA E GESTIONE RIFIUTI “CI VUOLE BRAND UNICO GARGANO”

Ambiente, turismo, urbanistica e ge­stione dei rifiuti. Sono questi i quattro capisaldi su cui poggia la campagna elettorale di Luigi D’Arenzo, geometra di Peschici che vuole provare a interrompere il “regno” di Franco Tavaglione che dura da dieci anni, oltre agli altri dieci vissuti con la fascia dal 1998 al 2008.

La sua candidatura è quella che ha preso la rincorsa più lunga tra tutte le proposte uffi­cializzate sabato scorso con la presenta­zione delle liste negli undici centri chiamati al voto il 14 e 15 maggio, perché manifesta­ta addirittura dal mese di gennaio. D’Arenzo si presenta con la formazione intitolata “Sì Amo Peschici”, si colloca nel cen­tro-sinistra e riferisce di avere l’appoggio dell’assessore regionale Raffaele Pie­montese, assieme alla galassia del civi­smo che fa capo a Michele Emiliano. “In caso di vittoria – ha riferito – il pri­mo provvedimento riguarderà la ricognizio­ne e il reperimento di aree nella zona 167, per la creazione di nuovi parcheggi da ge­stire in maniera trasparente e digitale. Per sopperire a un’evidente carenza, penso che lo strumento ideale sia ricorrere alla fi­nanza agevolata, e non alle risorse del Pnrr di cui molti si riempiono la bocca, ma poi senza effettivi risultati, anche in chiave di progettazione. In altre parole, io non credo molto a questo tipo di fondi europei”.

In generale, la sua attenzione si vuole foca­lizzare sugli aspetti turistici sotto diversi punti di vista, a cominciare proprio da logi­stica e accoglienza.

“Nella seconda metà di maggio saremo già a ridosso della stagione estiva – ha spiega­to – e quest’anno non ci possiamo permet­tere di vedere quello che è accaduto nel 2022, soprattutto per la raccolta e gestione dei rifiuti. La pulizia dei luoghi va fatta perbe­ne e le strutture ricettive non devono subire quanto visto l’anno scorso e assistito pure nel periodo di Pasqua. Anticipo già che, ap­pena eletto, andrò dal prefetto a chiedere l’esclusione della ditta incaricata attual­mente, perché non all’altezza delle aspet­tative, e la nomina di una nuova da sceglie­re nella white list, almeno fino all’indizione di un nuovo bando condotto della Stazione Unica Appaltante. Non vogliamo entrare nel merito ma nemmeno vogliamo ancora disagi e disservizi, perché ne va dell’immagine di Peschici che deve mettere al primo posto la preservazione dell’ambiente, il no­stro primo potenziale”.

In effetti D’Arenzo ha fissato nella questio­ne turistica una parte preminente del suo operato, tanto che ha subito preannunciato interventi pure sulla viabilità locale, in en­trata e in uscita dal paese. “E’ un problema per tutti – ha aggiunto – a partire da quella inutile pista ciclabile realizzata vicino alla Statale, oltre che pericolosa”.

Sulla pianificazione del territorio, l’obiettivo dichiarato è la dotazione di un nuovo Piano Urbanistico Generale, anche perché lo strumento attuale risale al 1986. “Ritengo che il primo problema da affrontare sia quel­lo della rimozione di alcuni vincoli che ri­guardano il solo centro abitato e non certa­mente il resto del territorio – ha precisato – perché non ha senso bloccare opportunità di sviluppo su certi luoghi, adeguandosi a un Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia che non considera ovviamen­te certe nostre peculiarità. A ogni modo, il Pug che abbiamo in mente non sarà certo di cementificazione, ma di recupero e ri­qualificazione. Dobbiamo dare valore ai no­stri tre punti di forza, l’agricoltura, la costa e la Foresta Umbra”.

Sulla promozione turistica, invece, l’inten­zione è quella di fare fronte comune con gli altri enti del circondario.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’at­tività carente nel settore – ha proseguito – mentre io credo che bisogna ripetere l’espe­rienza di Vieste che ha creato un proprio brand. Anzi vado oltre, perché penso che l’idea più efficace sia quella di un unico Con­sorzio con tutti i Comuni vicini, coinvolgen­do direttamente anche il Parco. Solo se ab­biamo una visione d’insieme possiamo moltiplicare le potenzialità che non manca­no, e per questo chiederemo aiuto alla Re­gione Puglia, anche a breve, visto che stia­mo organizzando un apposito convegno con gli assessori al ramo di tutti i Comuni del Gargano. E per gestire questo circuito pen­so che ci sia bisogno di una cabina di regia super partes, e penso al Parco nazionale”. D’Arenzo arretra leggermente quando si tratta di dare un giudizio su Tavaglione: “Ho fatto parte in passato dalla sua amministra­zione – ha detto – e per me è solo un avver­sario politico, però certe cose non sono an­date affatto bene. Scontiamo negli ultimi anni un atteggiamento politico ondivago che ha portato a un certo isolamento, con il risultato di uno scarso collegamento tra la po­litica e i cittadini. I giovani sono sempre più scorati e non si avvicinano alla gestione del­la cosa pubblica, mentre io ne ho inseri­ti parecchi nella mia lista e ho intenzione di coinvolgerli in tavoli tecnici a supporto della maggioranza, così da poter creare una nuo­va classe dirigente. Del resto, se si ripropo­ne ancora Tavaglione per la quinta volta, vuol dire che non c’è stato ricambio generazionale”.

l’attacco