I militari della Guardia Costiera di Manfredonia, unitamente a quelli della
Compagnia Carabinieri di Manfredonia, nel pomeriggio di ieri 26 aprile hanno
portato a termine un’operazione di polizia finalizzata al contrasto della pesca
abusiva e alla tutela dell’ambiente marino.
In particolare, nel corso delle quotidiane attività di controllo del territorio, si
accertava la presenza di un’autovettura con due soggetti “sospetti” in
località “Porto di Mattinata” nell’omonimo Comune.
I militari accertavano la presenza di un pescatore subacqueo intento
verosimilmente alla raccolta di ricci di mare (Paracentrotus lividus).
Dalle verifiche poste in essere emergeva come il soggetto intento alla pesca,
proveniente dalla provincia di Barletta, fosse privo di qualsivoglia
autorizzazione alla pesca subacquea ovvero avessero prelevato in maniera
abusiva dal fondale marino oltre 500 (cinquecento) esemplari a fronte dei
cinquanta previsti dalla normativa di settore per la pesca sportiva.
Al responsabile veniva elevata una sanzione amministrativa di importo pari a
2.000 euro unitamente al sequestro di tutti i 500 esemplari di riccio rinvenuti
(successivamente rigettati in mare in quanto ancora in stato vitale).
Dal primo maggio e fino al trenta giugno la pesca del riccio di mare sarà
vietata su tutto il territorio nazionale al fine di consentire il ripopolamento
della specie.
Nel corso dell’anno sono più di 3.000 gli esemplari di riccio sequestrati che si
vanno ad aggiungere ai circa 600 kg di prodotti ittici posti sotto sequestro
per violazioni alle normative di settore e ai 50.000 euro di sanzioni
amministrative.