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CAOS SUI LIDI BALNEARI, I TITOLARI: “NON È VERO CHE PAGHIAMO POCHE TASSE. E I CANONI DEMANIALI SONO AUMENTATI”

Sotto accusa per le tariffe alte: “È ingiusto. Sono sostanzialmente invariate da un paio di anni”.

Dopo l’ultima sentenza dell’Unione Europea che di fatto blocca il rinnovo automatico delle concessioni demaniali, sul Gargano si apre il dibattito. Sul tratto di costa che va da Manfredonia a Rodi sono diverse le situazioni legate ai lidi balneari che pagano i canoni per occupare spazi nel demanio marittimo. Dall’Europa dicono che “i concessionari italiani pagano troppo poco e che la norma pertanto andrebbe cambiata”.

A queste dichiarazioni si aggiungono le lamentele dei fruitori delle spiagge che accusano i balneari di applicare tariffe alte per un ombrellone e due lettini. Poi ci sono quelli che rivendicano più spazi di spiaggia libera. Noi siamo stati in alcuni stabilimenti balneari del Gargano che in questi giorni si preparano per la nuova stagione estiva.

La risposta è unanime. “Nulla di tutto questo, non è vero che paghiamo poche tasse. I canoni demaniali sono aumentati, e a questi si aggiungono tante altre spese. Non possiamo essere tutte le volte accusati di aumentare le tariffe che da un paio di anni sono sostanzialmente invariate”.

saverio serlenga