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PESCHICI/ ARCHIVIATE LE INDAGINI SULLA MORTE DI MASTROMATTEO

Tre anni fa fu trovato in una campagna del Gargano, con le braccia mozzate, un grosso foro dietro al collo e un cassone sulle gambe. Il giallo di Michele Mastromatteo l’uomo di 46 anni di Peschici scomparso il 25 settembre del 2020 e ritrovato senza vita alcune settimane dopo, nelle campagne di San Nicandro Garganico potrebbe restare senza risposta. Il pubblico ministero Laura Simeone ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia l’archiviazione del caso.  Si è opposto il legale della famiglia, l’avvocato Giuseppe Falcone.  Secondo gli inquirenti Mastromatteo, il giorno della scomparsa, sarebbe andato a Termoli, in auto con un amico. Ma solo quest’ultimo fece ritorno nel paese garganico. La sera della sparizione l’uomo, che viveva con la famiglia, disse alla mamma di non attenderlo per cena perché sarebbe andato a mangiare una pizza con un amico fuori. Mastromatteo, lavorava in una ditta di bevande e, a detta anche dei familiari, era una persona tranquilla e riservata. Il corpo di Mastromatteo fu trovato senza vita, due settimane dopo, nelle campagne di San Nicandro Garganico: era a torso nudo, senza braccia con un cassone sulle gambe e con un buco dietro al collo. Per la vicenda due persone sono state iscritte nel registro degli indagati: l’amico con cui Mastromatteo si era allontanato accusato per omicidio volontario e occultamento di cadavere, e un’altra persona per una posizione subalterna. Per quattro mesi, dopo il ritrovamento del corpo, i familiari non hanno potuto fargli il funerale poiché il cadavere era bloccato all’obitorio di San Severo in attesa dei risultati di alcuni esami.