Una foto pubblicata sul profilo ufficiale dell’Ente Parco del Gargano ha scatenato una furibonda polemica tra ambientalisti, che vorrebbero l’eliminazione di specie animali non autoctone e chi invece si schiera apertamente per la tutela di qualsiasi essere vivente. La foto in questione è relativa alla tartaruga americana che, pur non essendo nata nel Parco, è ormai una presenza nel suo territorio. Il piccolo rettile è considerato tra le prime cento specie più invasive. Dal 2017 è entrata in vigore una legge che ne vieta la commercializzazione, l’introduzione sul territorio nazionale e il rilascio in natura proprio per la sua capacità di alterare l’ecosistema in cui viene introdotta. «A voi sembra normale che il Parco del Gargano pubblicizzi una foto che ritrae una specie che sta minacciando la sopravvivenza della nostra testuggine palustre?», dice Vincenzo Rizzi, naturalista e presidente del centro studi naturalistici di Foggia. A sua volta Oreste Caroppo, membro del Forum Ambiente e Salute, commenta: «È ora di cominciare a difendere tutte le specie che comunque vivono nei territori, indipendentemente dal fatto se originariamente esotiche o meno. Sta diventando parecchio squallida ormai la deriva di certo pseudo-ecologismo verso livelli esageratamente fanatici di razzismo verde». «La foto postata rappresenta la realtà, nel Parco del Gargano c’è anche lei. Che si scelga di mostrarla o meno la presenza della «Trachemys scripta» è un dato di fatto, frutto di uno stato ambientale preesistente e di comportamenti profondamenti sbagliati, quale l’introduzione di specie messe lì dall’uomo in area protetta che vanno condannati e perseguiti senza riserve», si difende il Parco in un ulteriore post. «L’abbandono di animali domestici nel laghetto di Umbra (pesciolini, tartarughe, etc.) è un problema che ha radici lontane. Non basta rimuovere una tartaruga da una foto o non pubblicare una foto in cui compare una tartaruga per eradicarne la presenza», specificano i gestori dei canali social del Parco, chiarendo che la foto pubblicata non rientra in una particolare campagna di comunicazione. Il Parco Nazionale del Gargano, come chiarito dallo stesso Ente, sta portando a termine diversi progetti Life per eradicare le specie alloctone presenti nell’area protetta, come il granchio blu e l’ailanto, pianta considerata infestante.