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MONTE SANT’ANGELO/ PROTOCOLLO COMUNE-PROCURA: SÌ ALLA DEMOLIZIONE DI IMMOBILI ABUSIVI

Il Comune e la Procura di Foggia hanno firmato un protocollo d’intesa in materia di demolizione d’immobili abusivi. Per l’autorità giudiziaria erano presenti il procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro e i sostituti Mongelli e Landi, per il Comune il sindaco Pierpaolo D’Arienzo e il consigliere Masulli. «Un importante tassello di contrasto alla illegalità diffusa come può essere quella degli abusi edilizi – commenta il primo cittadino – dopo aver informatizzato tutto il processo e dopo aver sistemato l’azione degli uffici ora si passa al contrasto sul territorio. Un importante tassello, questo, che abbiamo aggiunto alla strategia generale di contrasto alla criminalità e alle forme diffuse di illegalità». Altri commenti. «Il protocollo – aggiunge Antonio Masulli, consigliere comunale con delega all’ufficio legale e contenzioso – si riferisce a manufatti abusivi per i quali sia intervenuta una sentenza definitiva e sia stato disatteso l’ordine di demolizione. Una importantissima sinergia, questa, tra due autorità pubbliche importanti come la Procura e il Comune. Siamo contenti del fatto che queste sinergie porteranno alla effettiva applicazione delle sentenze oltre che affermare, in particolare, la necessità del rispetto della legge».

«Premessa indifferibile necessità di restituire legalità, mediante l’applicazione di regole e procedure certe – si legge nel documento firmato fra Procura e Comune – a un settore particolarmente sensibile qual è quello dell’edilizia abusiva, in cui non di rado sono presenti fattori speculativi e interessi criminosi; considerata la necessità di garantire effettività alle decisioni dell’Autorità Giudiziaria, in una prospettiva di tutela della collettività sotto il duplice profilo della tutela paesaggistico – ambientale e della pubblica incolumità; preso atto che, sia nella fase preliminare all’esecuzione delle demolizioni, che in quella successiva, le procedure avviate dall’Autorità Giudiziaria e dall’Amministrazione Comunale ben possono sovrapporsi, tanto da rendere opportune modalità operative congiunte e concordate».