Da quest’anno, nel caso in cui le Asl e le aziende ospedaliere non dovessero rispettare i tetti annuali della spesa farmaceutica scatteranno le sanzioni che comprendono anche la decadenza del direttore generale dell’Asl.
E’ quanto previsto da un emendamento approvato dal Consiglio regionale pugliese su proposta dell’assessore alla Sanità Rocco Palese. Un altro emendamento approvato, presentato sempre dall’assessore Palese, ha riguardato la disciplina in materia di autorizzazione alla realizzazione, all’esercizio e all’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private.
Intanto negli ultimi 18 mesi, rispetto a 1.432.875 esami e visite mediche effettuate all’oncologico Giovanni Paolo II di Bari, soltanto 17.819 sono state quelle a pagamento, in Alpi. Lo comunica l’ospedale barese. In particolare, nel 2022 l’attività libero professionale intramuraria è stata pari all’1,18%; mentre nel primo semestre del 2023, la quota Alpi è stata dell’1,35%. “La Regione Puglia ha chiesto a noi e a tutte le aziende sanitarie – afferma il direttore generale Alessandro Delle Donne – di fornire i dati sulle prestazioni sanitarie in Alpi. Quindi abbiamo trasmesso alla Regione questi numeri. Ribadiamo che siamo una eccellenza, il polo dell’oncologia pugliese, dove il paziente viene prima di tutto. Se l’Istituto è virtuoso con soltanto l’l% di ricorso all’Alpi, vuol dire che è avvenuta la piena responsabilizzazione dei nostri medici, che intendono le cure oncologiche gratuite e universali. Purtroppo, nelle ultime settimane, stiamo subendo un gioco al massacro per responsabilità personali che danneggiano il nome dell’Istituto Tumori e ingiustamente offuscano il lavoro quotidiano di decine di . medici e infermieri, morivo che ci induce a chiederne il risarcimento”.