Con varie determine e modifiche nel tempo Vieste è diventata un feudo dal punto di vista dei parcheggi.
Pensare che un turista debba pagare 10 euro al giorno e 2 euro all’ora durante il periodo estivo nella maggioranza delle strade, che la zona Castello come altre sia diventata ZTL, mette in rilievo, ancora una volta, la scarsa sensibilità dell’Amministrazione nei confronti del caroprezzi e della stessa economia su cui la cittadina di Vieste si regge: il turismo. Considerando che l’abbonamento settimanale sulle strisce blu (quando il parcheggio si trova) costa 50 euro, quindicinale 90 e mensile 150 per i non residenti, con alcune piccole deroghe per chi è proprietario di appartamento o abbia attività, non corregge il quadro già descritto,
né avvantaggia chi ha una seconda casa a livello pratico. Se poi si aggiunge che esiste un abbonamento annuale per i residenti, e che praticamente sotto ogni condominio o zona una volta residenziale esistono strisce blu e antiestetiche quanto ingombranti colonnine, si comprende che alcune istanze messe in campo in questi anni dalla giovane amministrazione non fanno i conti con i tempi, il post-pandemia, le innumerevoli conseguenze legate alle questioni politico-economiche europee ed extraeuropee. Esiste una deroga per i centri ad alta densità turistica, è vero. Ma qui si tratta di strategia, sensibilità e non solo di astratto rispetto della norma, come anche in questi giorni è stato messo in rilievo dal Ministro dei Trasporti
e delle Infrastrutture. A Vieste serve respiro e non solo per i molti turisti che affollano le nostre strade e i nostri villaggi, ahimè in questi giorni ulteriormente martoriati dagli incendi. Servono parcheggi liberi o quote di parcheggi liberi. Non è possibile che i controlli si dirigano esclusivamente sulle multe stradali e in più la spesa del turista si aggravi con un’imposta di soggiorno che, per una famiglia di 4 persone, arriva in media per 10 giorni a 100 euro. I partiti “estinti” (ndr. il Centro-destra), come sono stati definiti poco rispettosamente in seduta comunale dal Sindaco, con toni più da signoria feudale, che non da istituzione
democratica, vedono, osservano, criticano, si oppongono (come in democrazia avviene) a questo modo di fare e alle mancanze rilevate. Per fare turismo, politica e ottimizzare decisioni a volte servono umiltà e silenzio. “Le cose belle hanno un passo lento” (A. Cuomo).
Lega Vieste