Conferme come i Contratti di Programma e i Pia (ordinari e turismo), ampiamente rodati e di grande successo, e alcune novità come i Mini Pacchetti Integrati di agevolazione (MiniPia), ma tornano, a grande richiesta, anche Nidi e TecnoNidi con una dotazione complessiva per entrambi che supera i 59 milioni di euro. Saranno questi i primi sette avvisi del ciclo di programmazione 2021-2027, la cui uscita è prevista nei prossimi mesi.
La giunta regionale pugliese ha varato le linee di indirizzo e ha approvato le schede di pre-informa-zione. In questo ciclo di programmazione ad accomunare tutti gli avvisi è l’attenzione per attività di ricerca e innovazione. A sottolinearlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci: «Contratti di Programma, Pia, Nidi e TecnoNidi sono strumenti consolidati che hanno avuto grandi riscontri nelle precedenti programmazioni.. Ma con questa programmazione puntiamo in modo deciso a forme di sostegno sempre più integrate, strutturali e pluriennali».
Per i Contratti di programma, gli investimenti ammissibili sono i progetti di ricerca e sviluppo promossi da una o più grandi imprese ma a condizione che ci sia una collaborazione effettiva con imprese di dimensione più piccola quali Pmi e startup. L’importo complessivo dei progetti dovrà partire da minimo di 5 milioni di euro e arrivare ad un massimo di 110 milioni di euro.
I Pia, a differenza di quanto avvenuto in passato, diventano un unico avviso rivolto sia alle medie che alle piccole imprese. Debuttano invece i MiniPia, Pacchetti Integrati di Agevolazione. Si rivolgono a micro e piccole imprese e ai liberi professionisti con l’obiettivo di far fronte alle nuove sfide imposte dall’innovazione e dalla transizione ecologica e digitale.
Anche il pacchetto per le imprese turistiche include sia Pia che MiniPia. I primi devono essere integrati con investimenti di carattere digitale, tecnologico, energetico e di gestione dei rifiuti. Sono agevolati i progetti che prevedono ampliamento di immobili per trasformarli in strutture turistico-alberghiere di almeno 7 camere, tutte attività finalizzate al recupero e alla riqualificazione di un patrimonio già esistente o di pregio. I programmi dovranno avere un importo complessivo delle spese tra 5 e 40 milioni di euro.
Anche i MiniPia Turismo si rivolgono alle aziende turistiche di ogni dimensione, ma variano gli importi ammissibili che oscillano tra i 30mila euro e i 5 milioni. Le finalità questa volta sono infatti l’innalzamento degli standard qualitativi dell’offerta e il miglioramento dei servizi in chiave ecologica e green.
In particolare per i MiniPia Turismo, gli investimenti devono essere finalizzati al recupero del patrimonio esistente (dagli edifici abbandonati o non ultimati alle masserie, palazzi storici, trulli, torri e fortificazioni) da trasformare in strutture turistico-alberghiere o extralberghiere con almeno 5 camere.