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GLI STRANIERI PREFERISCONO ACQUISTARE CASA SUL GARGANO. RICHIESTE AUMENTATE DEL 33%. PER VICO + 128,57%

Mentre pugliesi e italiani preferiscono altre mete per le loro vacanze, gli stranieri si mostrano sempre più propensi ad k acquistare qui una casa. In cima ci sono gli statunitensi, seguiti da inglesi e tedeschi, ma k cresce anche l’interesse da parte di sudamericani, maltesi e mediorientali. Lo rivela il report semestrale del sito Gate-Away, il primo portale immobiliare italiano dedicato esclusivamente agli acquirenti esteri, secondo cui la Puglia si conferma una delle regioni preferite dagli stranieri per comprare casa in Italia, al quarto posto dopo Sardegna, Sicilia e Calabria.

A trainare la crescita è il Gargano con +33-33% di richieste rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre la provincia preferita resta quella di Brindisi (53.1896 del totale delle richieste), seguita da quelle di Lecce (26,6196), Bari (10,28%), Taranto (6,55%), Foggia (2,79%) e Bat (0,59%).

Nel Brindisino anche i Comuni più ambiti: Ostuni (18,69% del totale), Carovigno (10,93%), Ceglie Messapica (6,52%) e San Vito dei Normanni (5,4%)- Tra i Comuni con crescita più elevata, invece, spiccano Vico del Gargano (+128,57% rispetto al primo semestre 2022), Mordano di Leuca (+119,57%) e Martina Franca (+82,67%).

Gli investitori più interessati sono quelli provenienti dagli Usa (27,2%),dal Regno Unito (11,8%), dalla Germania (9,3%) e dalla Francia (8,6%). Sorprendente il boom di richieste – rispetto a 12 mesi fa – dal Brasile (+833,33%). da Malta (+414,29%) e dagli Emirati Arabi (+123%).

Non solo case di lusso. L’acquirente straniero in Puglia è aperto ad esplorare ogni fascia di prezzo disponibile sul mercato: il 40,36% è disposto a spendere fino a 100.000 euro; il 27,2% fino a 250.000 euro; il 17,26% fino a 500.000 euro; il 9,3% fino a 1 milione ed il 5,84% oltre il milione di euro.

Le abitazioni più ricercate sono sempre le ville (30,7% del totale), i trulli (16,7%) e la casa indipendente (7,45%), mentre è in forte crescita l’interesse verso le lamie, che registrano un incremento del 290,3% rispetto al primo semestre