E invece i turisti aumentano. Lo rivela l’assessore regionale Gianfranco Lopane riportando i dati relativi al mese di luglio, che sembrano smentire le preoccupazioni, diffuse dalle | associazioni di categoria e dei consumatori, che paventavano una débàcle legata soprattutto al caro vacanze. «Luglio – assicura Lopane – conferma lo stesso trend del 2022. Ed era già stato un ottimo mese, se si considera che avevamo superato di gran lunga le performance del 2019». Nei primi sei mesi del 2023 si erano registrati aumenti degli arrivi pari al 9 per cento e delle presenze al 10 per cento. A luglio, invece, una proiezione sull’80 per cento delle strutture che hanno trasmesso i loro dati all’Osservatorio regionale del turismo ha fatto registrare una sostanziale parità degli arrivi – il conteggio della “prima notte in albergo” – e un incremento delle presenze a quota 2 per cento. Bisognerà ora capire se questa tendenza si confermerà anche per agosto, mese per il quale alcuni rappresentanti di organizzazioni di categoria hanno recentemente preconizzato scenari catastrofici. Nel delineare un crollo delle presenze in Italia, Assoturismo ha incluso anche la Puglia, ipotizzando un calo del 25 per cento. E Federalberghi ha definito il mese in corso «una incognita». Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, ammette di essere stata preoccupata ma ora è cautamente ottimista: «Abbiamo registrato un ritardo nel riempimento delle camere, cosa inusuale, ma che può essere spiegata con una difficoltà tipica dei clienti italiani, che si muovono per lo più in questi giorni e hanno difficoltà con l’aumento della rata del mutuo e altri problemi di gestione del budget familiare. Subito dopo però c’è stato un recupero sotto data, grazie anche ai last minute». Qualche struttura ha rivisto al ribasso i prezzi eccessivi dopo tutte le polemiche di questi giorni? «Non direi questo per quanto riguarda i nostri associati, per lo più di fascia medio-alta – risponde Lalli – Seppure c’è stata qualche diminuzione delle persone, soprattutto degli italiani, non ha prodotto un calo di fatturato. E questa è una buona notizia per destinazioni con sovraturismo che i territori faticavano a mantenere, come avvenuto nel caso di Gallipoli».