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CRITICHE CNN AL TURISMO/ LA RIVOLTA DEGLI IMPRENDITORI PUGLIESI: «UN GIOCO SLEALE, INTERESSATE LE LORO PAGELLE SU DI NOI» (2)

Dopo il servizio della Cnn sul caro vacanze in Italia (e in Puglia) parlano gestori di lidi e albergatori pugliesi, chiamati anche loro in causa dal servizio.

La Cnn affonda il colpo sull’Italia, bella e impossibile, o quasi, per via del caro prezzi, puntando l’indice anche verso i lidi pugliesi con accuse di aumenti fuori scala che, però, i balneari rispediscono al mittente. «L’articolo della Cnn ci definisce delinquenti, quindi è oltraggioso, sconcertante e contiene informazioni probabilmente acquisite de relato, non direttamente», ribatte il presidente nazionale e pugliese del Sib (Sindacato italiano balneari) di Confcommercio, Antonio Capacchione.

Tariffe differenziate in lidi e non solo

Il servizio giornalistico della famosa emittente televisiva all-news americana parla di «oltraggiose fregature» ai turisti che questa estate hanno scelto il Bel Paese per le loro vacanze, i quali sarebbero stati spennati in bar, locali pubblici e stabilimenti balneari. «Non me lo sarei mai aspettato dalla Cnn – aggiunge Capacchione – e sono portato a pensare che sia stata un’operazione che nasconde un gioco poco leale. Vorrei chiedere al giornalista che ha firmato il pezzo se è venuto in Italia a constatare di persona come stanno le cose. Anzi, invito la Cnn a mandare un inviato che, in incognito, potrà girare in lungo e in largo e raccogliere informazioni di prima mano. È evidente che c’è un attacco verso l’Italia e alla Puglia, in particolare, dovuto probabilmente al fatto che altri paesi invidiano il forte afflusso di stranieri registrato questa estate da Nord a Sud».

Antonio Capacchione accenna alle tariffe delle diverse località Pugliesi: «A Polignano a Mare o nel Salento si possono spendere anche 80 euro per un ombrellone e due lettini, ma volendo ci sono stabilimenti meno cari, oppure c’è la spiaggia libera. A Margherita di Savoia, in questo periodo, un ombrellone e due lettini costano tra i 15 euro e i 20 euro. Non sono un complottista, ma comincio a pensare che stiamo dando fastidio alle altre destinazioni del Mediterraneo. Adesso noi siamo diventati delinquenti, mentre tutti gli altri sono persone oneste. La verità è che la Puglia piace, tant’è vero che sono venuti da noi per le sfilate Dior, Dolce & Gabbana e Gucci», conclude Capacchione.

Gli albergatori: «Quella della Cnn è una scelta editoriale e politica»

Sulla stessa lunghezza d’onda sembra essere il presidente regionale di Assohotel, Giancarlo De Venuto. «Quella della Cnn è una scelta editoriale e politica – afferma De Venuto – per far parlare dell’Italia in maniera negativa. Ovviamente ci sono degli interessi importanti in ballo, perché noi dobbiamo sempre ricordare che le grandi catene alberghiere americane colonizzano i posti dove non c’è un turismo di qualità. Comprano a poco e vendono a tanto. L’Italia è un paese con servizi di alta qualità che, ovviamente, rendono più costoso il brand. I grandi fondi di investimento americani, con i costi di gestione statunitensi oggi abbastanza bassi, come l’energia, riescono ad avere un ritorno del 10 per cento. Qui in Italia non ce la fanno perché i costi di gestione sono più alti e il ritorno sarebbe al massimo del 6-7 per cento. Ma come si possono fare affari in Italia – si chiede De Venuto – comprando a prezzi bassi e quindi avendo un ritorno dell’investimento finanziario del 10 per cento»? Il trucco, secondo il numero uno regionale di Assohotel, è fare in modo che la destinazione perda appeal, quindi, valore sul mercato. «Prima si svaluta il brand, poi lo si acquista e ci si mette il marchio americano, in modo da avere un ritorno maggiore da chi lo gestisce».

Per il presidente regionale di Federalberghi, Francesco Caizzi, l’affresco di un’Italia pronta a depredare i turisti «non meriterebbe neppure di essere commentato». Caizzi, però, dà una risposta tecnica: «Io sono un fautore del libero mercato. L’economia moderna si basa su gran parte delle tesi americane in ordine alla domanda e all’offerta. Se uno vuole venire a vedere il Colosseo deve pagare, altrimenti lo può guardare in televisione. Dire che l’Italia è una destinazione troppo cara non significa niente. Andiamo a vedere quanto costa Tokyo. Magari, gli americani pensano di poter venire in Italia – aggiunge Francesco Caizzi – e comprare tutto a buon mercato. Ma quanto costa una camera a Las Vegas, in mezzo al nulla? Facciamo un confronto tra una camera d’albergo a cinque stelle a New York e una camera equivalente a Roma e poi ragioniamo su dati di fatto. L’attacco della Cnn è violento? Mi aspetto che risponda il ministro».

corrieremezzogiorno