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VIESTE/ CRONACHE DAL PALAZZO  “VIAGGIO FRA RICORDI, RIFLESSIONI, TESTIMONIANZE E CURIOSITÀ” (2)

PIANO DI RECUPERO DEL CENTRO STORICO

Approvato dalla Regione Puglia nel 1984 era finalizzato al risanamento e al riuso delle unità abitative del nucleo storico che nell’ultimo ventennio si stava svuotando a causa delle insufficienti strutture igieniche, carenza di strutture pubbliche, difficoltà di accessibilità per il traffico automobilistico. Nell’anno di approvazione del P. di R. il centro storico contava circa 1.800 abitanti, 823 alloggi su di una superficie utile residenziale totale di circa 43.000 mq. (circa 24 mq./abitante su uno standard medio di circa 18 mq./abitante necessari).

Nell’ambito del Centro Storico al Comune di Vieste è stato assegnato un finanziamento di 3 miliardi da parte del Ministero dei LL.PP. finalizzato al risanamento di alcune insule più gravemente degradate e interessate da fenomeni di crolli strutturali e sub-fondali, oltre alla presenza di un precario equilibrio geo-litologico del sedime e dell’adiacente falesia.

Stante la disponibilità finanziaria ottenuta, l’intervento è stato cir­coscritto a 2 lotti e precisamente quelli ubicati tra le vie Largo Seggio – Via Mafrolla e Via Sta­race (già via Papalano) per complessive n° 14 unità abitative di cui n° 6 in un edificio e n° 8 nel 2° edificio.

Le singole unità abitative, non ancora fomite di allacciamenti alle reti pubbliche (rete elettrica – idrica e fognante), sono state occupate in danno delle famiglie comprese nella graduatoria ap­provata dal comune. Insomma una guerra fra poveri.

PIANO PARTICOLAREGGIATO PER LE ZONE OMOGENEE A2 E B

Anche questo strumento urbanistico è stato licenziato dalla Regione Puglia nell’anno 1984.

Ha interessato la parte ottocentesca del centro abitato e quella, più recente e contemporanea, con obiettivi volti a soddisfare il fabbisogno abitativo, salvaguardando i valori culturali e ambientali e a combattere il diffondersi dell’abusivismo edilizio, evitando guasti dal punto di vista paesaggistico.

Il P.P., in definitiva, si è posto come un momento di transizione in attesa che fosse operante il P.R.G.

Sono stati previsti 59.357 me. di progetto, di cui 51.126 desti­nati a sopraelevazione ed 8.231 destinati a nuove costruzioni.

A tutt’oggi il piano è stato attuato nella quasi totalitàwww.retegargano.it/VECCHIO_wp-content/uploads

ZONA “167”

Il Comune di Vieste ha adottato, verso la fine dell’anno 1977, il piano di zona per l’edilizia economica e popolare, in Loc. Pantanello, in variante al P. di F. all’epoca vigente ai sensi della legge 167/62.

La Regione Puglia ha approvato il Piano di Zona nell’anno 1978 con interventi che, in dettaglio, possono così riassumersi:

  1. COMPARTO “A”: – Superficie mq. 45.700
  2. Volumetria me. 52.000
  3. Alloggi n° 138
  4. Abitanti n° 645
  5. Piani 3 + seminterrato
  6.  
  7. COMPARTO “B”: – Superficie mq. 71.300
  8. Volumetria me. 82.000
  9. Alloggi n° 216
  10. Abitanti n° 1.026
  11. Piani 3 + seminterrato
  12.  
  13. COMPARTO “C”: – Superficie mq. 43.000
  14. Volumetria me. 50.000
  15. Alloggi n° 132
  16. Abitanti n° 627

Piani 3 + seminterrato

L’intervento compreso nel comparto “C” sarà successivamente compreso nel Programma Integrato, di cui si dirà più innanzi.

Le prime concessioni edilizie sono state rilasciate nell’anno 1984 per il comparto “B” e complessivamente alla fine degli anni ’90 risultavano realizzati 59 alloggi, di cui 36 nel comparto “B“ e 23 nel comparto “A”.

Nel contesto di tali interventi è stata realizzata anche www.retegargano.it/VECCHIO_wp-content/uploadsstore”, inaugurata il 5 Aprile 2003 alla presenza di Mons. D’Ambrosio, Vescovo dell’Arcidiocesi Manfredo­nia – Vieste – S. Giovanni Rotondo nell’ambito della quale gravita un bacino di utenza di circa 5.000 fedeli.

Va tuttavia osservato che le numerose cooperative edilizie, che nel frattempo si andavano costituendo dopo l’annuncio del suolo prescelto, non mostrarono eccessivo ottimismo; qualcuno si limitava a ricordare un vecchio detto viestano, secondo cui il sito “Pandanidd ère Pandanidd ej” a significare che il terreno difficilmente sarebbe stato utilizzato stante la sua morfologia e composizione.

Il detto fu smentito con la realizzazione degli edifici.

P.R.U. (Programma di Recupero Urbano)

Una legge statale (n° 493/93) prevedeva la possibilità, da parte del Comune, di promuovere interventi di riqualificazione del tessuto urbanistico ed edilizio esistenti, a servizio prevalente dell’edilizia residenziale pubblica.

Dopo la pubblicazione di apposito bando di gara l’intervento previsto è stato affidato alla Cooperativa “L’Arcangelo” da Monte S. Angelo con l’impegno e l’obiettivo di completare non solo le infrastrutture primarie dei comparti “A” e “B”, ma di integrarle con quelle secondarie.

Complessivamente l’intervento prevede una cubatura residenzia­le, costituita da 9 palazzine ciascuna formata da 6 appartamentini per una volumetria pari a 20.500 me. e 257 abitanti.

All’impresa proponente l’offerta finanziaria hanno fatto carico anche le opere di urbanizzazione secondaria con la previsione della costruzione di una scuola elementare dimensionata per dieci classi e dotata di ambienti coperti, di palestra, di aule per attività speciali.

P. I. (Programma Integrato)

Il Comune di Vieste con apposita delibera consiliare ha pubblicato un bando pubblico mediante il quale sono stati individuati i tessuti urbanistici ed edilizi sui quali invitare gli operatori pubblici e privati a proporre “Programmi Integrati” ai sensi della legge statale n° 179/92.

L’area oggetto del Programma Integrato proposto riguarda l’area urbana periferica sul Lungomare Europa.

L’offerta finanziaria dell’impresa proponente il Programma Integrato prevede, fra l’altro, l’assunzione di oneri per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria (viabilità, pubblica illuminazione, rete fognaria, rete per la raccolta delle acque meteoriche) e di urba­nizzazione secondaria (realizzazione di scuola materna di tre classi e centro commerciale; opere finalizzate non solo a qualificare il quartiere ma anche di inserirlo nella vita sociale dell’abitato).

Il dimensionamento complessivo dell’intervento può così riassumersi:

  1. Per edilizia pubblica   mc. 54.720

di cui:

  1. per edilizia residenziale sovvenzionata: 24 alloggi per me. 09.120;

per edilizia residenziale convenzionata: 120 alloggi per me. 45.600;

 – Per edilizia libera n° 4 lotti per       mc. 11.835.

Totale  mc. 66.555

Il progetto consentirà la realizzazione totale di 175 alloggi e una volumetria di me. 21.200 di edilizia non residenziale che prevede la costruzione di n° 6 strutture alberghiere ed un centro commerciale.

Una violenta polemica si è scatenata su questo piano urbanistico per iniziativa del partito dei DS locali, che parlavano di una grande speculazione edilizia denunciando l’episodio alla magistratura e attivando anche un parlamentare di partito che, per la circostanza, ha formulato una interrogazione parlamentare.

“E’ giunto il momento di dire basta a questa serie di falsità ed illazioni messe in atto dai Democratici di Sinistra e da Alleanza Nazionale a livello locale e di fare chiarezza”, è stata la replica dell’Assessore all’Urbanistica, Raffaele Zaffarano, che ha ricordato come l’iter procedurale del Programma Integrato nei vari passaggi è stato condiviso e votato anche da coloro che ora lo avversano, concludendo con la citazione di atti e provvedimenti amministrativi regolarmente approvati e di non sapersi spiegare tanta “incoerenza e contrarietà” principalmente perché i parlamentari interroganti non sono stati informati dei fatti così come succedutisi.

La quasi totalità degli edifici compresi nel piano Integrwww.retegargano.it/VECCHIO_wp-content/uploadsprimo piano alcune strutture alberghiere ultimate nella stagione turistica del 2007.

RAPPORTO SUGLI INTERVENTI IN CAMPO EDILIZIO

Nel volume precedente si è dato conto del numero dei provve­dimenti autorizzatori rilasciati a tutto l’anno 2004.

I dati in pillole dell’attività amministrativa/edilizia degli anni successivi possono in dettaglio, così riassumersi:

ANNO 2005

n. 29 permessi di costruire per fabbricati ex novo n. 77 permessi di costruire in sanatoria n. 723 permessi di costruire per opere minori

ANNO 2006

n. 462 permessi di costruire per opere minori

n. 43 permessi di costruire in sanatoria

n. 20 permessi di costruire per fabbricati ex novo

ANNO 2007

n. 756 permessi di costruire per opere minori

n. 35 permessi di costruire in sanatoria

n. 22 permessi di costruire per fabbricati ex novo

I dati prima descritti si sono concretizzati mediante la realizza­zione di edifici per civili abitazioni che, in dettaglio, possono sintetizzarsi come appresso:

Superficie complessiva del terreno mq. 21.215

 volumetria: me. 21.215 distribuita in 5 corpi di fabbrica

superficie coperta: mq. 2.234

altezza: mi. 9,50

abitanti insediabili: n. 265

superficie complessiva del terreno mq. 23.633

volumetria: mc. 23.633 distribuita in 9 corpi di fabbrica

superficie coperta: mq. 3.280

altezza: ml. 6,60

abitanti insediabili: n. – 295

www.retegargano.it/VECCHIO_wp-content/uploads

superficie complessiva del terreno mq. 23.250

  1. volumetria: mc. 22.250 distribuita in 6 corpi di fabbrica
  2. superficie coperta: mq. 2.344
  3. altezza: mi. 9,50

abitanti insediabili: n. 278

www.retegargano.it/VECCHIO_wp-content/uploads
  • Lottizzazione denominata “Pugnochiuso Gruppo Marcegaglia” in loc. Pugnochiuso
  1. superficie territoriale d’intervento: Ha 30.38.39
  2. volumetria: mc. 51.650
  3. abitanti insediabili: n. 645

L’intervento è stato concentrato in 10 aree e prevede n. 6 nuovi insediamenti turistici – residenziale e n. 4 (per 10.000 me. 9 circa) come incremento dei servizi esistenti.

  • superficie territoriale d’intervento: Ha 247
  • volumetria: mc. 475.000
  • abitanti insediabili: n. 6.000 circa

Il progetto, attualmente all’esame degli organi regionali per l’approvazione, prevede una nuova convenzione integrativa in sosti­tuzione di quella stipulata nell’anno 1976 e perciò da tempo decaduta avendo una validità decennale.

  • superficie territoriale d’intervento: mq. 70.392
  • volume realizzabile: mc. 35.000 (a detrarre la volumetria già realizzata pari a mc. 15.254 per manufatti realizzati abusivamente) per cui la cubatura complessiva ammonta a circa 20.000 mc.
  • abitanti insediabili: n. 241
  1. superficie territoriale d’intervento: mq. 10.901
  2. volumetria realizzabile: mc. 17.441
  3. abitanti insediabili: n. 200

L’intervento previsto è il completamento di una lottizzazione già quasi totalmente attuata.

mario fabrizio 2008

2 – CONTINUA