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LE MAGNIFICHE E MITICHE 100 LAMBRETTE CHE HANNO SFILATO A VIESTE… LA CHIMERA DELLA DESTAGIONALIZZAZIONE

Più di 100 Lambrette, questo il numero di amanti e collezionisti di questa mitica motocicletta che questo weekend ha fatto tappa a Vieste da tutta la Regione Puglia ed oltre, una manifestazione organizzata e voluta dall’Associazione Extralberghiera Gargano con l’aiuto del MotoclubGargano.

Un evento organizzato con pochissime risorse, senza sponsorizzazioni e senza alcun contributo. Siamo ad ottobre inoltrato e molti di noi sono concentrati a fare il resoconto della stagione turistica che sembra terminata da tempo, ma i numerosi turisti,per lo più stranieri, che stanno frequentando Vieste in questi giorni sembra che vogliano smentirci.

Certo, sono i meno fortunati perché quasi tutto il paese è chiuso e se non fosse per questo meteo ancora estivo avrebbero deciso di fermarsi altrove. Troppo spesso abbiamo sentito parlare di destagionalizzazione, questa chimera, questo vano sogno di fare turismo tutto l’anno o comunque per buona parte di esso, al fine di garantire maggior benessere all’intera Comunità, ma fattivamente cosa facciamo?

Ci stupiamo quando vediamo che in Italia ed all’estero, località meno attrattive della nostra, hanno presenze durante tutto l’anno. Come mai? Fermarsi a quello che è il gap infrastrutturale è solo in parte il problema. Il turista moderno è alla ricerca di posti nascosti, inaccessibili incontaminati e la nostra Città si offre al viaggiatore nei mesi non estivi come una musa incantevole.

Naturalmente non basta questo a destagionalizzare. Servono servizi, trasporti urbani, strutture aperte, tutto ciò che ormai a Vieste ha smesso di funzionare da settimane. Se vogliamo davvero generare flussi turistici destagionalizzati e meno concentrati dobbiamo investire sul territorio, non in una logica turistica, ma in una logica di sviluppo.

Sta avvenendo esattamente il contrario. Concentrare eventi dispendiosi quando i flussi sono già sostenuti è utile?

Probabilmente coloro che non vogliono investire sul territorio possono avere dei benefici, massimizzando i guadagni di quei pochissimi mesi, aumentando i prezzi e guardando al sold out, ma questo non significa investire sul territorio.

Queste ultime settimane hanno mostrato come la nostra città sia ancora attrattiva anche in questo periodo, grazie al nostro immenso patrimonio naturalistico. Fortunatamente le migliaia di turisti hanno potuto contare almeno su un posto letto grazie alla presenza di piccolissimi imprenditori che hanno saputo sostenere un’offerta congrua e di buona qualità con le loro strutture extralberghiere (B&B, Case Vacanza, Affittacamere…). Se non fosse stato per loro nessuno avrebbe potuto soggiornare per più giorni a Vieste!

Si parla di un grande incasso della tassa di soggiorno, più di 3.000.000 di euro per il comune di Vieste e questo viene realizzato anche grazie a questo prezioso comparto, troppo spesso bistrattato e visto come il capro espiatorio di tanti problemi, ma quando serve paga una tariffa della tassa di soggiorno pari ad hotel di lusso. Organizzare eventi e manifestazioni in questo periodo deve essere una priorità e non può accadere che non si pensi a destinare parte delle risorse per destagionalizzare. I tanti clienti stranieri, molti americani devono essere visti come un volano per il futuro, investire perché loro trovino una città ancora viva può portare ricchezza per i tanti comparti di cui vive la nostra città. Più di 2.000.000 di presenze?

Questo il fatidico numero che vede Vieste come prima meta turistica in Puglia da decenni. Altre mete vedono margini di crescita notevoli, noi invece siamo sempre li, anche se tante presenze turistiche non dichiarate sono venute a galla.

Allora forse dobbiamo interrogarci se questo risultato può essere un numero di cui fregiarci o un campanello di allarme di una località ormai matura che non riesce a venire fuori dal suo schema estate-mare e che alla prima difficoltà potrebbe rischiare molto.