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CAPITANATA/ LEGAMBIENTE: EDIFICI ABUSIVI, ABBATTERLI COSTA DI PIU’.

Il sindaco di Lesina: “in media 40mila euro”. Il comune di Foggia non risponde. In Capitanata 1.237 ordinanze di demolizione emesse dai comuni, cappena il 4% eseguite. Pazienza (parco del Gargano). “più forza agli enti dai protocolli con Prefettura e Procure di Foggia e Bari. Scattano le auto-demolizioni.

La provincia di Foggia si ri­trova con 1.237 ordinanze di de­molizioni da smaltire, il più alto dato in Puglia, ma anche il più basso indice di esecuzioni avve­nute, appena il 4%. Secondo l’in­dagine di Legambiente “Abbatti l’abuso” 17 comuni su 61 hanno risposto ai dati richiesti dall’as­sociazione ambientalista per de­finire una mappa dell’abusivismo in Capitanata e in Puglia: tra que­sti c’è il Comune Foggia che, sol­lecitato più volte a fornire quei dati, non avrebbe risposto.

«Al Co­mune abbiamo inviato una richie­sta via Pec a febbraio – riferisce Tonino Soldo, sto­rico attivista in Capitanata – qual­che giorno fa abbiamo deciso di andarci di persona: ma dopo aver girato un pò di uffici, non siamo riusciti a sapere nulla su abbat­timenti e abusi. Il fatto che man­chi il dato del comune capoluogo, in pieno commissariamento pre­fettizio, è sintomatico della situa­zione che c’è negli uffici».

Secondo Legambiente la diffi­coltà di intervento da parte degli enti sarebbe confermata dall’impossibilità a volte di incaricare ditte che eseguano le demolizioni: «Le ditte non partecipano a queste gare perchè hanno timore di fi­nire nelle more di soggetti non proprio per bene», dice Soldo.

Il quadro nel resto della pro­vincia appare tuttavia un po’ più fluido. «Il Comune di Lesina ha 2500 case da abbattere solo nell’area di Torre Mileto – informa il sindaco Primiamo Di Mauro – proprio la settimana scorsa in pre­fettura, alla presenza di prefetto e procuratore, il nostro è stato con­siderato un comune virtuoso per­ché facciamo ordinanze e abbat­timenti, anticipando le spese di tasca nostra.

Una ventina finora gli edifici abbattuti, preciso che per ciascun abbattimento occorre farsi carico di una spesa media di 40mila euro. E poi non sappiamo dove mettere gli inerti, secondo me l’argomento dovrebbe essere affrontato con una legge ad hoc».

Esiste tuttavia anche un effetto deterrenza dato da queste misure, ad esempio attraverso le auto-demolizioni. «Nella nostra zona l’hanno fatto almeno 4-5 occupanti abusivi e ci auguriamo che il nu­mero aumenti», dice Di Mauro.

Il protocollo firmato dal Parco del Gargano con la Procura di Fog­gia e la Procura generale di Bari per il momento sembra più utile a scoraggiare nuovi abusi (e sareb­be già qualcosa), meno gli abbattimenti eseguiti: “quest’anno ne abbiamo eseguiti due – informa il presiden­te del Parco, Pasquale Pazienza – il protocollo ci dà forza e fornisce un sostegno anche ai sindaci che de­vono fare le ordinanze.

Il parco è fortemente impegnato, si tratta di due accordi molto forti quelli che abbiamo messo in piedi, abbiamo impegnato risorse di bilancio ne­gli ultimi due anni per far fronte alle spese. Il ministero ci viene incontro, a volte però le antici­piamo noi. A volte accade che per far fronte a questo tipo di spese, anticipando somme di bilancio, si finiscano per distogliere da altri capitoli di spesa più importanti».

gazzettacapitanata