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FRA ANTONIO COCCIA NUOVO PRESBITERO DELLA CHIESA DI CARPINO

“…Tu sei Sacerdote per sempre al modo di Melchisedek…” (Salmo 110,4).

      La Chiesa locale di Carpino e i Frati Minori  della Provincia di San Michele Arcangelo di Puglia e Molise sono in festa per l’ordinazione presbiterale di fra Antonio Coccia ofm (mentre nella mondanità esterna imperversava un’altra festa, quella pagana di halloween).  In preparazione a questo evento, con momenti di ascolto e preghiera a cura del Centro provinciale vocazionale, la Comunità Parrocchiale ha partecipato, nella chiesa Madre di san Nicola in Myra,  il 29.10 alla  Catechesi (“I Discepoli di Emmaus”, da Lc. 24, 13-53) e il successivo 30.10 alla Veglia di Preghiera, con l’Adorazione Eucaristica Vocazionale (“Perché stessero con Lui”, da Mc. 3,13-19).

Il suggestivo, commovente, sacro e ieratico rito si è svolto nei primi Vespri di Martedì 31 Ottobre scorso (festa liturgica di Tutti i Santi)  nella stessa  chiesa parrocchiale, con l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione da parte di S. Ecc. Rev.ma Mons. Franco Moscone, Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, il quale ha presieduto la concelebrazione Eucaristica a cui vi hanno partecipato fra Alessandro Mastromatteo Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori, il  Parroco  don Nicola Iacovone, il suo predecessore don Celestino Jervolino, i quali, unitamente all’altro ex parroco don Tonino Di Maggio (impossibilitato a presenziare alla concelebrazione), sono stati testimoni del cammino vocazionale di fra Antonio, don Gabriele Giordano quale Responsabile della Vicaria del Gargano Nord, il Vice Parroco don Michele Arturo, don Pasquale Pio Di Fiore e i tanti confratelli di fra Antonio giunti da diverse parti d’Italia; l’Amministrazione Comunale è stata presente ufficialmente con il Sindaco Rocco Di Brina e la Vice Caterina Foresta, i quali hanno consegnato al neo presbitero, al termine della cerimonia, una targa-ricordo dal seguente tenore:

 “Con immensa gioia la cittadinanza di Carpino partecipa alla Ordinazione Presbiterale di Antonio Coccia. Che il dono della sua vita al Signore e alla Chiesa interceda su tutto il Popolo di Carpino proteggendolo dal male. Con riverenza il Sindaco di Carpino Dott. Rocco Di Brina e tutta l’Amministrazione Comunale – Carpino 31 Ottobre 2023”, e, naturalmente, presenti numerosi fedeli, con una discreta partecipazione dei giovani, che hanno gremito la chiesa in ogni ordine di posto. Fra Antonio ha poi presieduto il successivo 1° Novembre, per la prima volta,  la concelebrazione Eucaristica sempre  nella stessa chiesa di San Nicola.

Il cammino del neo presbitero iniziò, di fatto, con il conseguimento della maturità classica presso il Liceo-Ginnasio Statale di Vico del Gargano nel 2008, dopodiché la vocazione al Sacerdozio, che  era insita in sé;  come san Paolo, egli era già di Cristo e poteva affermare: “…Mi protendo in avanti io che sono già stato conquistato da Lui…” (Fil. 3,12-13 ). Quindi entra nell’Ordine dei Frati Minori della Provincia di San Michele Arcangelo di Puglia e Molise. Nel 2016 la vestizione religiosa presso il convento di “San Matteo Apostolo” in San Marco in Lamis. Poi l’anno del noviziato a Piedimonte Matese e nel 2017 la prima professione semplice; nei successivi 5 anni fra Antonio ha vissuto nella Casa post-noviziato in Bitetto studiando Filosofia e Teologia presso la Facoltà Teologica Pugliese e svolgendo, nel contempo, attività pastorali con altri confratelli. Nel 2020 riceve l’Accolitato a Bitetto, nel Santuario del “Beato Giacomo”.

 La professione solenne a Molfetta nel 2022, nella Basilica della “Madonna dei Martiri”. L’Ordinazione diaconale il 7 Gennaio di quest’anno a San Severo, presso la chiesa conventuale di “San Berardino”, da parte del Vescovo Mons. Giovanni Checchinato. Attualmente vive a Roma, presso il Collegio Internazionale “Sant’Antonio”, in quanto Studente di Psicologia presso la Pontificia Università Gregoriana. 

Fra Antonio è grato continuamente al Signore per l’esperienza di vita in cui lo ha condotto lungo questi anni. “…A contatto con gli ultimi e con la sofferenza di fronte alla quale si sperimenta l’impotenza, ho maturato la risposta a questa chiamata…grande dono e fonte di timore e tremore, ma soprattutto di gioia, speranza e gratitudine…”, queste alcune delle riflessioni che ha espresso il neo Sacerdote al termine della cerimonia religiosa per la sua Sacra Ordinazione. E proprio Papa Francesco, all’Angelus di Domenica scorsa in Piazza san Pietro, ha ricordato ed affermato che la Chiesa, che poi è tutto il popolo di Dio, dovrà farsi “serva degli ultimi”, cioè, in pratica, dovrà  dedicarsi evangelicamente al “prossimo”.

      Con fra Antonio sono attualmente quattro i Presbiteri viventi di Carpino, di cui tre Religiosi (p. Pio Antonio Finizio, p. Ciro M. Capotosto om, e fr. Antonio Coccia ofm) e uno Diocesano (don Pasquale Pio Di Fiore). Tutti e quattro esercitano e vivono la  propria missione apostolica fuori dal  loro paese e dalla  terra d’origine.

Ma ecco l’elenco di tutti i Sacerdoti e Religiosi che Carpino può annoverare in seno alla sua storia secolare, dal lontano 1750, di cui si hanno notizie per ciò che concerne, appunto, i presbiteri locali. La maggior parte di loro ricoprirono anche l’incarico di “parroco” nelle nostre due chiese di San Nicola e  San Cirillo:

Sacerdoti Diocesani o Secolari: Giovanni Carisdeo, Francesco Piccininno, Donatantonio Turchi, Giuseppe Carisdeo, Angelo Gioffreda, Francesco A. Cosella, Michele Lamonica, Pietro d’Addetta, Michelantonio d’Addetta, Gennaro Sacco, Giuseppe M. Zitani, Francesco M. Carisdeo; questi ricoprirono anche l’incarico di Parroco presso la chiesa Matrice di San Nicola, intercalandosi nel tempo con altri Sacerdoti forestieri, che, come si ricorderà, fu consacrata e dedicata proprio a San Nicola in Myra nel 1678 e il suo primo Parroco fu don Carlo Fiorisil da Ischitella, ma non si hanno notizie di altri sacerdoti che ricoprirono detto incarico dal 1678 fino al 1745; nel 1750 troviamo il primo Parroco di Carpino che fu Giovanni Carisdeo, mentre l’ultimo Parroco locale, inizi anni del ‘900, forse un suo parente, fu Francesco Maria Carisdeo che a seguito della sua improvvisa morte, l’allora Arcivescovo Sipontino lo sostituì, per alcuni anni, con il Servo di Dio  Padre Giulio Castelli,  Filippino, da Torino (deceduto in concetto di Santità e su di lui è aperta la causa di beatificazione; egli, come si ricorderà,  si trovava a Carpino in Missione da Cava de’ Tirreni unitamente ad altri suoi confratelli);  Antonio Sacco e  Francesco Gramazio, Parroci presso la Chiesa di San Cirillo d’Alessandria (dove, per pochi anni, ricoprì detto incarico, come terzo ed ultimo di quella chiesa, Antonio Criscuoli da Cagnano Varano, dopodiché le due Parrocchie furono “unificate”, verso l’anno 2000);

altri Sacerdoti Diocesani: Carmine Grossi, Michele Zezza (tornato poi allo stato laicale) e Pasquale Pio Di Fiore;

e i  Padri Religiosi: Pancrazio Scanzano Passionista, Michele Campanile Filippino, Pio Antonio Finizio Scalabriniano, Ciro M. Capotosto om Domenicano eAntonio Coccia ofm dei Frati Minori.

Da notare che tutte le cerimonie religiose delle  Sacre Ordinazioni dei presbiteri di Carpino risulta che si siano svolte, fino ad oggi, nella chiesa Madre di San Nicola in Myra.

Tanti seminaristi, ma poche vocazioni maschili portate a termine a Carpino, specialmente da dopo il secondo dopoguerra (furono 14 e tutti Diocesani i presbiteri prima di questo periodo; dopo i primi 12 sopra elencati fino a Francesco Maria Carisdeo, vanno aggiunti Carmine Grossi e Antonio Sacco) e ciò anche rispetto a quasi tutti gli altri paesi della nostra Diocesi. Infatti se ne possono contare, dal secondo dopoguerra e fino ad oggi, solo otto, cioè una media di un sacerdote ogni dieci anni circa e sono, nell’ordine della loro consacrazione: negli anni ’50 p. Pancrazio Scanzano e p. Michele Campanile, negli anni ‘60 don Michele Zezza, nel 1975 don  Francesco Gramazio, nel 1986 p. Pio Antonio Finizio, nel 1997 p. Ciro M. Capotosto, e siamo nel terzo millennio con nel 2019 don Pasquale Pio Di Fiore e nel 2023 fra Antonio Coccia.

Più difficile e più complicato, invece, è dover stilare un elenco quasi completo delle vocazioni femminili (suore, monache) che pur vi sono state nella storia di Carpino, ma le cui notizie sono quasi del tutto sconosciute, assenti, vaghe. Si registrano  vocazioni soprattutto nell’Ordine delle Suore “Discepole di Gesù Eucaristico”,  anche perché queste furono presenti a Carpino, con l’apertura di un loro Istituto, per quasi cinquant’anni dalla fine degli anni ’40 dello scorso secolo. Tra l’altro, a proposito della drastica diminuzione delle vocazioni nella Chiesa, specialmente di quelle femminili, proprio nei giorni scorsi è giunta la notizie al Parroco e alla Comunità  di Carpino che, purtroppo, nel prossimo Dicembre avrà termine la presenza missionaria delle Suore “Ancelle del Sacro Cuore di Gesù” che subentrarono dopo pochi anni alle altre consorelle di cui innanzi, e protrattasi per diciotto anni. Attualmente ve ne sono tre, numero non a caso evangelico (Mt. 18,20).

     Tutta la Comunità Parrocchiale, gioiosa, esprime i propri Auguri con un grande ideale abbraccio a fra Antonio ed anche ai suoi genitori,  al fratello,  alla sorella ed a tutti i suoi familiari.

Alcune delle notizie qui riportate riguardanti il clero di Carpino, sono state tratte dal libro “CARPINO” di Giuseppe d’Addetta, Editrice C. Catapano Lucera, 1973

mimmo delle fave