Migliaia di persone in corteo, studenti, realtà amministrative, istituzionali ed ecclesiastiche.
Anche don Luigi Ciotti, il fondatore di Libera, a Manfredonia, alla mobilitazione contro le mafie organizzata dal coordinamento provinciale di Libera Foggia, in collaborazione con la diocesi di Manfredonia. Alla mobilitazione – spiegano gli organizzatori – partecipano migliaia di persone appartenenti a diverse realtà istituzionali, amministrative, scolastiche, ecclesiali, associative, per dire no alle mafie e a ogni forma di violenza e sopraffazione.
«Essere a Manfredonia – spiega Federica Bianchi, referente provinciale e coreferente regionale di Libera – è un profondo atto d’amore nei confronti della città e dell’intero territorio di Capitanata che ci spinge ad impegnarci di più tutti per liberarla dalla presenza di una mafia che non si fa scrupoli a distruggere tutta la bellezza che c’è».
«La conoscenza crea la consapevolezza. La consapevolezza ci chiede una cosa: schierarci, stare dalla parte del bene, impegnarci, fare la nostra parte. È una meraviglia il lavoro che hanno fatto le insegnanti, le scuole, le associazioni, la chiesa. Il nostro vescovo che si è messo sempre in prima fila per saldare veramente la terra con il cielo». Così don Luigi Ciotti, fondatore di Libera.
«Le cose fatte nella lotta alla mafia sono state tante ma non sufficienti. C’è un dato su cui riflettere. L’ultima mafia è sempre la penultima, perchè nei codici genetici dei mafiosi c’è un rigenerarsi e allora dobbiamo rigenerarci noi. Non scarichiamo solo su Magistratura e forze dell’ordine che hanno fatto e fanno la loro parte, ma dobbiamo assumerci noi la responsabilità di non lasciare soli i familiari delle vittime innocenti delle mafie, i commercianti e imprenditori vittime del racket e che hanno denunciato, i testimoni di giustizia, le diverse associazioni che operano sul territorio».
«Noi siamo qui soprattutto per dire che Manfredonia non è sola. E’ un momento difficile che durerà molto tempo e che sta inquinando la fiducia dei cittadini. Dobbiamo fare in modo che i manfredoniani sappiano che lo Stato è presente, la chiesa è presente e soprattutto la gente deve sapere che le istituzioni locali, anche se attualmente Manfredonia è commissariata, sono presenti, anche con gli amministratori dei paesi vicini che sono tutti qui». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a Manfredonia, nel Foggiano, per partecipare alla manifestazione organizzata da Libera e dalla diocesi alla presenza di don Luigi Ciotti. «Il passato purtroppo non si può cambiare. Quello che possiamo fare è costruire il futuro», ha concluso il governatore.